MONICA AUTUNNO
Cronaca

Gorgonzola, il preside dell'Argentia: "Scuola in presenza, c’è il nodo trasporti"

Alla vigilia della ripresa, il dirigente scolastico racconta le difficoltà di scaglionare turni e orari per le superiori

Bruno Belletti, preside dell'Argentia

Gorgonzola (Milano), 4 gennaio 2021 - Orari fatti , disfatti e rifatti, il problema trasporti sempre aperto, le riunioni ancora in corso. "Le ultime nei giorni scorsi, le altre nelle prossime ore. Teoricamente noi siamo pronti. Ma non sarebbe la prima volta che ribaltoni e modifiche arrivano sotto data". Bruno Belletti, preside dell’Istituto Argentia di Gorgonzola, è alle prese, con i colleghi d’ambito e area, con numeri, percentuali e difficoltà della ripresa del 7. "Allo stato - spiega - siamo fermi al 50% delle lezioni in presenza, con orari di ingresso e uscita scaglionati su due turni. Quello che preoccupa maggiormente è l’orario d’uscita, per molte ragioni inclusa la minore disponibilità di mezzi pubblici".

Su questa ripresa si va per ordini e contrordini. "Beh, si sa. Avevamo già predisposto un piano per il 75% in presenza, poi ci hanno detto 50%, si sta rifacendo tutto. Pubblicheremo gli orari poco prima della vigilia del rientro, quando saremo relativamente sicuri che tutto vada come previsto. Peraltro, l’orario della ripresa dovrebbe durare solo una decina di giorni, l’ipotesi è di andare al 75% entro il 18. E di rifare tutto nuovamente". Più di una riunione ai tavoli con gli enti preposti, in primis la Prefettura, cui sottoporre via via orari e soluzioni.

«C’è un margine di manovra minimo. Il 50% è stato detto, il 50 deve essere. Il che non è semplice: basta una classe dispari e i conti non tornano". Due scaglioni per entrare "e due possibilità: 8 e 9,30 o 8 e 10, che poi si è scelto anche per non spezzare l’orario aggiungendo problemi a problemi. In uscita scaglioni dalle 15 e sino alle 16, si è detto addirittura alle 17". Il ritorno a casa degli studenti è il grande scoglio: "Vi sono Comuni che già di norma sono poco serviti".

Dall’area Martesana est all’area rivierasca e cassanese, dove le famiglie di molti studenti che frequentano le superiori in area trevigliese e della bassa bergamasca avevano firmato prima di Natale una lettera appello per l’adeguamento dei trasporti prima di ogni ipotesi di rientro in presenza. "La riduzione della presenza al 50% certo comporta vantaggio - dice Massimo Arati, presidente del consiglio d’istituto dell’Oberdan a Treviglio e padre di una studentessa cassanese - restano le incognite sui trasporti all’uscita. Come tutti, siamo in attesa delle ultime decisioni. Nei prossimi giorni incontreremo ancora una volta l’azienda trasporti bergamasca". Anche qui, orari e turni scolastici sono al vaglio della prefettura: "Sappiamo che vi sono difficoltà a far tornare le percentuali. E speriamo che ci si renda conto che parliamo di ragazzi, non di numeri: uno studente pendolare rischia di rimanere fuori casa dalle 8 alle 4 del pomeriggio, magari senza pausa pranzo".