"Giulia e Sofia come noi. Educate i vostri figli"

L’appello degli studenti del Politecnico e i premi di laurea in Bicocca contro la violenza: più cultura del rispetto

"Giulia e Sofia come noi. Educate i vostri figli"
"Giulia e Sofia come noi. Educate i vostri figli"

"Giulia Cecchettin era una studentessa come me, una studentessa di ingegneria come noi. Venerdì si sarebbe dovuta laureare. Giulia non si è laureata: il suo corpo è stato ritrovato vicino al lago di Bàrcis. Un uomo, per l’ennesima volta, non ha accettato la fine della relazione e ha deciso di strappare a Giulia ciò che aveva di più prezioso, la sua vita". A ricordare Giulia, uccisa dal suo ex ragazzo, Filippo Turetta, è Veronica Marrocu, presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico. "Bisogna agire e contrastare la violenza di genere: educate i vostri figli ed educate voi stessi – ha detto con forza all’apertura dell’anno accademico –. Non siate indifferenti, cogliete le sfumature e le richieste di aiuto. Una vostra amica, collega, figlia può essere una vittima. Alla radice di tutto si pone sempre l’istruzione. Abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale, è necessario investire in un ruolo diverso della donna nella società, rispetto a quello imposto dal sistema patriarcale". Ne è convinta anche la rettrice Donatella Sciuto: "Cerchiamo di educare i nostri studenti, di formarli e aiutarli anche nel momento delle fragilità. Sono sconvolta, Giulia ha qualche anno in meno di mia figlia, si stava per laureare in ingegneria biomedica, le è stata strappato un traguardo, la possibilità di vivere liberamente il futuro". Oggi inaugurerà la mostra "Non chiamatelo raptus" al campus Bovisa. "La violenza non è legata a livelli di istruzione o categorie, è figlia di una cultura, che è quella del patriarcato", sottolinea. Ed è nel nome di un’altra vittima - Sofia Castelli, studentessa di Milano-Bicocca uccisa il 29 luglio a 20 anni dall’ex fidanzato - che saranno banditi due premi di laurea. "Quando abbiamo deciso di dedicare questa settimana a Sofia non avremmo immaginato di trovarci oggi a dover estendere questa dedica a Giulia Cecchettin – ricorda Patrizia Steca, presidente del Comitato unico di garanzia di Bicocca –. Come università siamo fortemente chiamati in causa e dobbiamo impegnarci quotidianamente nel nostro compito di formare le nuove generazioni a una cultura del rispetto. Lo dobbiamo a Giulia, a Sofia e a tutte le donne vittime di violenza".Simona Ballatore

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