Giovani giuristi all’Ufficio processo

Neolaureati assunti con concorso per affiancare i giudici

"Contiamo tantissimo sul vostro contributo". Così il presidente della Corte d’appello Giuseppe Ondei, nell’Aula magna del Palazzo di Giustizia, ha voluto salutare e accogliere i giovani giuristi dell’Ufficio per il Processo arrivati nell’ambito del progetto nazionale che prevede che neolaureati affianchino il lavoro dei giudici nei vari uffici. "Ci aspettiamo, a regime, un aumento di produttività del 15-20 per cento", ha spiegato Ondei. I giovani, che hanno superato un concorso e sono stati assunti (sono circa 350 quelli a Milano nei vari uffici), collaboreranno "con i magistrati nello studio dei fascicoli". "Predisporremo postazioni lavoro, avete già avuto i pc portatili - ha aggiunto Ondei - per ora vi chiederemo il 50 per cento in presenza e il 50 da remoto". "Se la collaborazione sarà piena e leale - ha concluso - vi troverete bene, se invece siete qua per i 1700 euro al mese e per fare il meno possibile, bene non vi potrete trovare...".

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