
di Laura Lana
In città sono già 300 i rifugiati arrivati: 150 sono bambini e adolescenti. Per supportarli la rete di volontariato locale è stata attivata insieme ai servizi sociali del Comune per offrire assistenza sanitaria, accoglienza, spazi dedicati ai più piccoli. Tanti sestesi hanno messo a disposizione le proprie case per ospitare gli ucraini che non avrebbero spazi idonei negli alloggi delle famiglie.
Da Cologno invece due ambulanze cariche di farmaci e parafarmaci sono partite alla volta dell’Ucraina dallo stabilimento di Ital Enferm, azienda specializzata in assistenza sanitaria domiciliare che ha sede in via Cilea 23. "Un nostro dipendente è ucraino e ha contatti diretti con il sindaco di Chernivtsim, una città di circa 400mila abitanti che si trova a 40 chilometri dal confine con la Romania, con cui ormai parlo quotidianamente – racconta Antonio Sorce, titolare di Ital Enferm –. Ecco, tramite un’associazione di volontariato no profit del posto, la Dobrotvorest, siamo certi al cento per cento che il materiale che arriverà sul posto poi sarà distribuito dove è più utile". Non solo consegna di beni, al ritorno i mezzi si renderanno disponibili a portare in Italia le famiglie in fuga dalla guerra. "La settimana prossima partiranno altri due veicoli a cui saranno tolte le targhe e rimarranno in Ucraina, mentre gli autisti ritorneranno in Italia per fare, se sarà possibile fino a quando sarà necessario, altri trasporti di materiale sanitario – spiega l’imprenditore –. Da quando è attivo questo canale sono già arrivate in Italia circa 40 persone, per lo più donne e bambini". Dalla Romania sono in ritorno anche 5 volontari dell’Avis di Cologno insieme a 5 donne e un bambino. "Ci siamo messi a disposizione per aiutare la popolazione, organizzando staffette di ricongiungimento familiare".