Ghisa, piove negli spogliatoi del Radiomobile: "Comandi fatiscenti e nessuna attenzione"

Agenti del Radiomobile della polizia locale a Milano si trovano alle prese con infiltrazioni d'acqua negli spogliatoi, causando disagi e trasferimenti temporanei. Sindacato denuncia la situazione fatiscente.

Ghisa, piove negli spogliatoi del Radiomobile: "Comandi fatiscenti e nessuna attenzione"

Secchi per raccogliere l’acqua negli spogliatoi del Radiomobile in via Custodi

Se fino a qualche settimana fa il problema era il caldo insopportabile negli spogliatoi generato dal malfunzionamento degli impianti di climatizzazione (cronicamente fuori uso), nei giorni scorsi gli agenti del Radiomobile della polizia locale di stanza in via Custodi si sono ritrovati alle prese con le infiltrazioni d’acqua. Come mostrano alcuni video, i ghisa sono stati costretti a piazzare secchi e bacinelle in vari punti dei locali, sia vicino agli armadietti che su alcune panche, per evitare che l’acqua che gocciolava dalle tubature allagasse completamente il pavimento. E il Sulpl segnala che la questione non riguarda soltanto la sede del Radiomobile, ma anche quelle di alcuni Comandi decentrati. In Zona 6, fanno sapere dal sindacato, alcuni plafoni del primo piano hanno ceduto sotto lo stillicidio di gocce: i quattro uffici con relativo personale sono stati momentaneamente dirottati al secondo piano.

In via Seprio, Zona 7, la pioggia ha provocato lo spostamento di alcune tegole. "In tutti i casi – commentano i segretari Grazia Ingrao e Daniele Vincini – i colleghi della logistica della polizia locale si sono mossi velocemente, ma il disagio in cui vivono i ghisa non viene meno, in comandi fatiscenti che non danno segno di attenzione verso il personale". Non è la prima volta che la sigla di categoria accende i riflettori su questioni del genere: a metà luglio, Vincini aveva denunciato la questione legata all’aria condizionata al Radiomobile. "Abbiamo segnalato il problema alcune settimane fa, ma nulla è stato fatto – aveva spiegato al Giorno in quell’occasione –. Ci sono stati sopralluoghi di tecnici e riunioni, ma poi è rimasto tutto come prima: una situazione intollerabile, non si può lavorare in questo modo".

N.P.