“Ghe pensi mi“ contro il degrado Tirato a lucido Palazzo Brera

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I volontari del progetto "Ghe pensi MI" contro l’incuria e il degrado urbano ieri hanno fatto tappa a Palazzo Brera, un’istituzione milanese nel cuore della città, che ospita la Pinacoteca, la Biblioteca Braidense e l’Accademia di Belle Arti. Il gruppo di una trentina di persone si è dato da fare per dare lustro a tutti i 15 portoni affacciati sul cortile d’onore, dove troneggia la statua in bronzo di Napoleone di Antonio Canova, tinteggiandoli. Con l’intervento di "cleaning" (pulizia) di ieri si è conclusa la seconda edizione del progetto ideato da WAU! Milano presieduto da Andrea Amato, che ieri ha coordinato i volontari, e Milano da Vedere, rivolto a tutta la cittadinanza in modo completamente gratuito grazie al sostegno della Fondazione Maurizio Fragiacomo, che ieri ha donato anche delle targhe da apporre accanto alle porte ridipinte per rendere ancora più elegante la Corte d’onore. Il progetto ha permesso di conoscere la storia di luoghi come la chiesa di Santa Maria alla Maria Fontana, Porta Vercellina, la Magolfa, Porta Ticinese, i Laboratori del Teatro alla Scala Ansaldo e l’Arco della Pace, e nello stesso tempo ha promosso azioni di pulizia nelle aree vicine: ai giardini Pubblici Bruno Munari, al Fopponino, alla Piscina Argelati, alla Piscina San Carlo della Conca del Naviglio e all’Acquedotto di viale Elvezia. "Un bell’esempio di partecipazione attiva che ha visto tanti cittadini prendersi cura di spazi e luoghi iconici della città, sottraendoli all’incuria e al degrado nel segno di una ritrovata bellezza e fruibilità messa a disposizione di tutti", commenta l’assessora comunale all’Ambiente e Verde Elena Grandi. M.V.

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