Gemellaggio virtuale per 300 alunni

Il “viaggio” della primaria Ciresola con le classi di Portogallo e Turchia. E insieme firmano anche un e-book

Migration

di Simona Ballatore

Un gemellaggio elettronico ha legato quest’anno Italia, Turchia e Portogallo, unendo 300 alunni delle scuole elementari e 14 insegnanti. Il progetto - all’interno del programma eTwinning - si chiama “I’ll tell you a Journey“ e ha visto protagonista l’istituto comprensivo Ciresola, con le seconde A, B e C della scuola primaria di viale Brianza e la prima C di via Venini. "Durante la scorsa estate, le immagini proiettate dai media sul conflitto afgano, sui conseguenti flussi migratori e sull’accoglienza umanitaria, mi hanno spinta a riflettere sul fatto che, come insegnante, avevo il dovere di non ignorare quanto stesse accadendo nel mondo, ma soprattutto di ricercare le giuste modalità per educare e sensibilizzare i miei alunni di scuola primaria su queste tematiche fortemente attuali – sottolinea la maestra Silvana Daniele, responsabile del progetto –. Da questa riflessione è scaturita la stesura di “I’ll tell you a Journey“, approvato dall’Unità Nazionale eTwinning Italia a settembre 2021 e portato a termine da tutti i partner delle scuole europee coinvolte a fine febbraio del 2022". Il progetto ruota intorno alla metafora del viaggio, nelle sue diverse sfumature. Si è partiti dall’esperienza diretta dei bambini per arrivare, passo dopo passo, a considerare viaggi che hanno aperto a storie di migrazione, di diversità e di accoglienza. Tra le mani dei ragazzi albi illustrati e materiali didattici reperiti dal sito dell’Unhcr e da quello della Croce Rossa Internazionale. "Gli alunni e i docenti coinvolti sono entrati in contatto attraverso incontri virtuali – continua l’insegnante del comprensivo Ciresola –, si sono presentati e conosciuti in lingua inglese, hanno svolto insieme dei giochi digitali in squadre di nazionalità miste e, nell’ultimo incontro, hanno partecipato allo “Student Kahoot Assessment Day”". Hanno creato prodotti digitali collaborativi, mappe mentali tematiche, un sondaggio telematico per scegliere il logo e il poster del progetto ed è nato un e-book, dal titolo “The story of Noah“, che narra le avventure di un bambino profugo, con una testa piena di sogni. Alcune lezioni sono state tenute da istruttori di Diritto internazionale umanitario e volontari della Croce Rossa Italiana dei comitati di Pavia e di Mascalucia.

"Il nostro progetto termina in un momento in cui il problema dei flussi migratori e dell’accoglienza umanitaria è più attuale che mai – concludono gli insegnanti – . Siamo convinti di aver generato consapevolezza e sensibilità verso queste problematiche ma, se anche le giovani menti dei nostri piccoli alunni non avessero compreso pienamente questi temi, siamo certi di aver seminato nei loro cuori il seme della pace. Adesso tocca a noi prendercene cura e farlo fiorire".

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