Massimiliano Mingoia
Cronaca

Galleria, Illy sfida Gucci: affitto oltre il mezzo milione. Il negozio di Tod’s si allarga

Bando comunale, il caffè vuole il posto della griffe

La Galleria Vittorio Emanuele (Newpress)

Milano, 16 settembre 2015  – Grandi manovre in Galleria Vittorio Emanuele. Illy Caffè insidia lo spazio di Gucci, Tod’s si allarga di una vetrina, l’hotel Townhouse e la Disma Sas di Coppola sono pronti a contendersi un ampio locale al quarto piano dell’immobile. Ecco i risultati (parziali) degli ultimi tre bandi del Comune relativi agli affitti nel Salotto dei milanesi. Partiamo dai 295 metri quadrati attualmente occupati da Gucci al pian terreno della Galleria (il contratto d’affitto scade il 31 dicembre). La base d’asta per il canone annuo di locazione era di 367.456 euro. Due le offerte arrivate negli uffici dell’assessorato al Demanio. La più alta (540 mila euro) è di Illy Caffè, la società di torrefazione di proprietà dell’ex sindaco di Trieste Riccardo Illy. La seconda (380 mila euro) è di Gucci.

Spazio nel salotto  conquistato da Illy Caffè? Non necessariamente. Nel bando, infatti, è previsto un diritto di prelazione per la maison d’alta moda. Che significa? Gucci avrà la facoltà di presentare un’offerta economica pari alla più alta (in questo caso quella di Illy) entro 15 giorni e conservare il suo spazio in Galleria, ma pagando i 540 mila euro all’anno proposti da Illy. Alcune indiscrezioni pronosticano come molto probabile che Gucci eserciti il suo diritto di prelazione. Il secondo spazio messo all’asta è quello del Bar Chéri in via Silvio Pellico 6 (310 mq, il contratto scade il 2 giugno 2016). Due le offerte arrivate. La più alta è di Tod’s (280 mila euro) che ha battuto l’impresa individuale Rizzi (256 mila euro). Il marchio di scarpe di Diego Della Valle, già presente nel Salotto, potrà allargarsi di una vetrina. Per il terzo spazio all’asta, 982 mq al quarto piano sul lato Duomo, sono arrivate due offerte: l’hotel Townhouse e la Disma sas di Coppola. L’assegnazione avverrà solo dopo la valutazione dei progetti.

L’assessore al Demanio Daniela Benelli commenta: «Con il bando Gucci abbiamo sperimentato una formula mai provata prima, che consente al precedente assegnatario di adeguarsi all’offerta più alta. Qualunque sia l’esito, la valorizzazione economica è già garantita: il canone attuale sarà quasi raddoppiato».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net