"Non si fermano i furti e i danneggiamenti di auto in sharing a Milano. Nell’ultimo anno si è registrata una vera escalation, causando danni per centinaia di migliaia di euro. Una situazione insostenibile". Questa la denuncia di Assosharing, la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility in Italia. "Non è pensabile continuare a subire furti e atti vandalici, siamo veramente stanchi – sottolinea Assosharing nella sua nota –. Si tratta di un vero e proprio piano criminale che va fermato. Chiediamo al sindaco Giuseppe Sala e alle autorità preposte di vigilare maggiormente per la sicurezza nostra e dei cittadini". In alcune aree di Milano, come quella del campo nomadi di via Bonfadini, i veicoli vengono prima smontati dei pezzi pregiati – motori, pneumatici, interni, carrozzeria – e poi dati alle fiamme. Pochi giorni fa l’ennesimo furto di una Bmw Serie 1, il settimo da inizio anno, avvenuto a brevissima distanza di tempo dall’ultimo blitz della polizia locale che ha eseguito 10 misure cautelari.
"Quando i nostri incaricati hanno cercato di recuperare quel che era rimasto delle auto – continua Assosharing– sono stati ricoperti di insulti, correndo pericoli per la loro incolumità". Non va meglio in altre zone della città come i quartieri Calvairate o Corvetto, dove i danneggiamenti alle auto sono diffusi, spesso a causa delle baby gang. Oltre 20 i casi negli ultimi mesi, con vetri rotti, sedili asportati, tergicristalli rubati, display e cruscotti divelti. "Milano dispone del più ampio servizio di car sharing d’Italia, uno dei più competitivi in Europa – ricorda Assosharing –. È la capitale della sharing economy, da sempre attenta alle soluzioni alternative di trasporto e alla condivisione di uno stile di vita sostenibile. Sarebbe veramente un peccato mettere a rischio un modello che porta benefici a un pubblico sempre più ampio. Noi non ci lasceremo intimidire e continueremo a offrire un servizio che è apprezzato da migliaia di persone – conclude l’Associazione di categoria – certi che le istituzioni alle quali ci stiamo rivolgendo sosterranno la nostra richiesta di legalità".