
Il divieto c’era, ma nessuno se n’è accorto. O meglio, tutti o quasi lo hanno ignorato, sicuri dell’impunità. Com’era ampiamente pronosticabile, allo scoccare della mezzanotte di ieri la città è stata illuminata a giorno dai fuochi pirotecnici e scossa a più riprese da petardoni e bombe carta. Il bollettino mattutino parla di quattro feriti. Poco prima dell’una, un quarantottenne è stato colpito alla mano sinistra da un botto in via Cusago: trasportato al pronto soccorso del San Carlo, ne avrà per 20 giorni. Tra l’1.05 e l’1.20, altri due contusi: un ventitreenne e un settantaduenne, dimessi dal Fatebenefratelli con prognosi di 10 e 20 giorni, si sono feriti mentre stavano armeggiando con le scacciacani.
Già, le scacciacani, comparse in diversi video postati su Instagram: da Chinatown a piazza Mercanti (dove ieri mattina c’erano ancora decine di bossoli a terra) fino in piazza Prealpi, dove qualcuno ha distrutto pure la pensilina degli autobus, come denunciato dal consigliere comunale del Pd Alessandro Giungi. In tanti hanno ripreso le loro "imprese" per poi riversare immediatamente i filmati sui social, tra cestoni dell’immondizia dati alle fiamme e aree giochi danneggiate.
"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di botti e vandalismi nei diversi quartieri, anche se in misura più contenuta rispetto agli altri anni", fa sapere Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi. Tra le 20 e le 6, i vigili del fuoco sono intervenuti in 97 occasioni, di cui 13 per incendi su balconi e 14 in strada. Infine, alle 22.30 del 31, ben prima che iniziassero i festeggiamenti improvvisati in piazza Duomo, gli agenti della polizia impegnati nei servizi anti-assembramenti hanno sequestrato a carico di ignoti un chilo e mezzo di fuochi pirotecnici, poi affidati agli artificieri della Questura.
N.P.