Funambolo a Milano, missione compiuta (con brivido): Andrea Loreni passeggia a 140 metri d’altezza tra i grattacieli

In migliaia hanno assistito col fiato sospeso all’impresa dell’acrobata-filosofo: durante il tragitto tra il Bosco Verticale e la Torre Unicredit si è anche seduto sulla fune

Milano – È partito dal Bosco Verticale intorno alle 20 ed è arrivato, sano e salvo, verso le 20.30 alla Torre Unicredit in piazza Gae Aulenti. Ce l’ha fatta Andrea Loreni, il funambolo 48enne torinese, specializzato in traversate a grandi altezze.

" data-attr-credit="" data-attr-f="3x2" data-attr-has-caption="true" data-attr-has-credit="true" data-attr-q="0.3" data-attr-w="400" data-onecms-id="contentid/NWI1NTk1N2EtNGJiYy00" data-onecms-type="image" href="javascript:window.parent.actionEventData({$contentId:'contentid/NWI1NTk1N2EtNGJiYy00', $action:'view', $target:'work'})" polopoly:contentid="contentid/NWI1NTk1N2EtNGJiYy00"><p>La camminata di Andrea Loreni nei cieli di Milano</p> [Missing Credit]

L’acrobata ha percorso su un cavo teso a 140 metri di altezza un tragitto di 205 metri, aiutato un bastone bilanciere. Assistito da quattro persone lungo tutto il percorso ha avuto anche il coraggio di fermarsi a metà strada e sedersi sulla fune. Per la gioia, e la suspense, delle migliaia di persone che assistevano all’impresa dal parco della Biblioteca degli Alberi e dalle via adiacenti dell’Isola con il naso all’insù e il fiato sospeso.

Loreni è l'unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze. “Tecnicamente – ha raccontato – si cammina su un cavo, che in fondo non è un gesto commesso, in un certo senso, è camminare. D'altra parte però c'è la necessità, almeno questo è il mio modo di essere funambolo, di farsi carico del rischio. Ma non solo il rischio di essere sul cavo, è il rischio dell'esistenza, non è una roulette russa. Si tratta della parte di rischio che abbiamo nella vita di tutti i giorni, solo che lì è molto esplicito, non puoi fare finta che non ci sia, non puoi evitarlo. Quindi devi scegliere di fartene carico e camminarci in mezzo".