Originario di Cinisello, fratel Enrico Meregalli è missionario laico del Pime in India a Eluru, dove vive dal 1974. Cinque anni fa si è trovato costretto a rinunciare alla cittadinanza italiana per preservare quella indiana e poter continuare la sua preziosa opera. In questi giorni è tornato in città e l’amministrazione ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria. "Si tratta di un riconoscimento che vuole esprimere tutta la nostra profonda gratitudine per la sua passione educativa e formativa nei confronti dei giovani, la dedizione al lavoro nella scuola professionale e la testimonianza di generosità e servizio nei confronti dei poveri e degli ultimi in oltre quarant’anni di missione", ha spiegato il sindaco Giacomo Ghilardi. Fratel Enrico segue la falegnameria dove si impara intarsio e scultura. Le sue opere manuali sono state una risposta importante per tante generazioni che sono state formate e inserite nel mondo del lavoro. Ci sono poi i poveri, i lebbrosi, i disabili per i quali costruisce tricicli col materiale di scarto e tutto il suo ingegno. "I miei bisogni sono quelli dei miei poveri. Dargli qualche medicina, un letto, dei vestiti, costruire una carrozzina o cercare un chirurgo per rimettere in piedi chi non aveva neanche autonomia – ha raccontato il missionario –. Sono emozionato per questo riconoscimento". La firma nel libro d’onore, insieme a quelle dei personaggi che, da tutto il mondo, hanno incrociato la propria strada con Cinisello. Una città di grande tradizione missionaria, come ha ricordato padre Mario Ghezzi, missionario del Pime con tanti anni in Cambogia e le visite in India da fratel Enrico. "Già a 20 anni avevo la forza e il desiderio di andare in India dove c’era padre Mario Fumagalli, anche lui di Cinisello – ha raccontato fratel Enrico –. Lui stava a Sapeta. Per raggiungerlo da Eluru facevo 60 chilometri in bici. Andavo a trovarlo sabato sera. Mangiavamo una buona zuppa e domenica mattina tornavo nella città della mia missione. È stato la mia guida spirituale". Una storia che presto sarà raccontata in una biografia scritta dal cinesellese storico locale, Ezio Meroni.
CronacaFratel Enrico, una vita per gli ultimi: "I miei bisogni sono quelli dei poveri"