Frassinetti, la visita contestata "Una presenza ingombrante"

Memoria Antifascista contro l’appuntamento all’artistico di via Hajech "Si occupi dei problemi della scuola e non di propaganda politica".

Frassinetti, la visita contestata  "Una presenza ingombrante"

Frassinetti, la visita contestata "Una presenza ingombrante"

di Simona Ballatore

"Invece di occuparsi dei problemi della scuola, va a fare propaganda politica cercando anche lei di riscrivere la storia nascondendo la violenza fascista che ancora oggi si sta riproponendo", così Memoria Antifascista torna a contestare Paola Frassinetti, sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito in visita domani all’artistico Brera in occasione, questa volta, della commemorazione di Franco Tinelli. Di "ingombrante presenza" parla la rete di collettivi, attaccando "la falsa equiparazione Sergio RamelliFausto e Iaio, come la falsa narrazione della violenza tra giovani, quale marchio caratterizzante della gravità e della complessità degli anni Settanta continuamente riproposta dalla destra radicale al governo", una narrazione che, secondo Memoria Antifascista dimostrerebbe "il tentativo di nascondere e cancellare responsabilità dirette". Frassinetti era andata all’Itis Molinari di Crescenzago il 13 marzo per commemorare Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, ucciso a colpi di chiavi inglesi. nel 1975 da un gruppo di Avanguardia operaia (morì dopo 47 giorni di agonia). Lì era stata contestata da una trentina di manifestanti dei sindacati di base Usb e Cobas e dei collettivi.

In quell’occasione però si era presentato anche Bruno Tinelli, fratello di Fausto: "Non sono un politico ma so cosa si prova: ho rispetto per il dolore di questa famiglia", aveva detto. A sua volta Frassinetti aveva annunciato che entro la fine del mese si sarebbe recata anche al liceo Brera per portare dei fiori alla targa di Fausto Tinelli, "che avevo fatto mettere quando ero assessore", aveva tenuto a precisare. Domattina in via Hajech, alla commemorazione del giovane antifascista ucciso a Milano nel 1978 di fronte al centro sociale Leoncavallo, ci saranno la madre e il fratello.

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