ANDREA GIANNI
Cronaca

Frasi antisemite e insulti a Segre: "Odio tutti gli ebrei, vanno appesi". Sotto accusa la scrittrice-attivista

La Procura ha chiesto il processo per Cecilia Parodi: diffamazione aggravata e istigazione a delinquere. Esternazioni, denunciate dalla sopravvissuta all’Olocausto, in un video sul massacro di palestinesi a Gaza.

Cecilia Parodi nel video incriminato, pubblicato su Instagram a luglio 2024

Cecilia Parodi nel video incriminato, pubblicato su Instagram a luglio 2024

Esternazioni su Instagram come "odio tutti gli ebrei, tutti gli israeliani dal primo all’ultimo" e insulti alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz e testimone dell’Olocausto, potrebbero costare caro alla scrittrice e attivista pro Pal Cecilia Parodi, che oggi compie 50 anni. Il pm di Milano Leonardo Lesti, infatti, ha chiesto il suo rinvio a giudizio per "istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale" e diffamazione aggravata dall’odio razziale. Il gip Luca Milani ha fissato per il 26 giugno l’udienza preliminare, durante la quale potranno costituirsi parti civili le due persone offese: Segre, che lo scorso 19 luglio attraverso l’avvocato Vincenzo Saponara aveva presentato la denuncia, e l’Associazione internazionale degli avvocati e giuristi ebrei. Per quelle frasi sui social, Cecilia Parodi era già finita nella bufera, con polemiche sollevate anche per la sua partecipazione a convegni. A luglio dell’anno scorso, aveva pubblicato su Instagram un video su un intervento di Segre al Senato, commentandolo con frasi offensive: "Quando una persona soffre di grave demenza senile è una bestemmia pagarle il vitalizio (...) Non l’ho mai tollerata, ho atteso parecchio per esprimere quello che penso, perché mi hanno insegnato a rispettare gli anziani. Però la vita mi ha insegnato anche che non c’è limite alla cattiveria, e io odio i malvagi di qualsiasi età". Ma non si è fermata lì, perché lo stesso giorno, il 19 luglio 2024, in un altro video, denunciando in lacrime il massacro di civili palestinesi a Gaza, ha rincato la dose: "Io odio tutti gli ebrei (...) Se un giorno dovessi vedervi tutti appesi per i piedi non basta piazzale Loreto, serve piazza Tienanmen per appendervi tutti. Vi giuro che sarò in prima fila a sputarvi addosso". Frasi antisemite che, secondo la Procura, istigano a "commettere violenza e atti di provocazione alla violenza per motivi razziali". Nell’ambito dell’indagine della Digos è stata anche ascoltata Cecilia Parodi, difesa dall’avvocato Giuseppe Alvaro.

La 94enne Liliana Segre, sotto scorta da sei anni, è già finita più volte sotto attacco sui social, ricevendo insulti e minacce. Lo scorso 28 aprile, tra l’altro, il gip Alberto Carboni aveva respinto una richiesta di archiviazione, ordinando nuove indagini sulle persone che, nascondendosi dietro a 86 account, avevano preso di mira la senatrice a vita, e di mandare a processo sette indagati. Accusare "di nazismo una reduce dai campi di sterminio", ha motivato il giudice, è diffamazione aggravata dalla finalità discriminatoria, perché è "uno sfregio alla verità oggettiva" e "la più infamante delle offese per la reputazione di chi ha speso la propria vita per coltivare la memoria dell’Olocausto".