L’"ospedale nacque nel 1829, frutto del lascito al paese dell’immortale sopranista Luigi Marchesi. Che, alla sua morte, destinò a "ricovero per poveri infermi" la sua sontuosa villa inzaghese. Ma ha vent’anni tondi la Fondazione Marchesi, che da due decenni gestisce la struttura, oggi Rsa per settanta ospiti, centro diurno per anziani e centro poliambulatoriale. Per celebrarli una grande festa, cui hanno preso parte con lo staff della fondazione ospiti, famiglie, amministrazione comunale, associazioni e tanti amici. La festa del ventennale è stata anche l’occasione di un doppio taglio del nastro: quello del giardino da poco restaurato e quella della Sala delle colonne, a sua volta fatta oggetto di restyling.
E come l’"ospitale" fu frutto di un dono, vi sono benefattori: la signora Anna Maria Stucchi, moglie di uno scomparso ospite, e il musicista e musicologo Stefano Aresi, studioso del Marchesi e già collaboratore della fondazione. Due importanti contributi, integrati da risorse della Fondazione e dell’associazione Amica. "Per celebrare questi vent’anni in cui la Fondazione è diventata una vera istituzione - così la presidente della Fondazione Marchesi Marta Mura - abbiamo voluto inaugurare i nuovi, importanti spazi". Le donazioni. "Un giorno è venuta a trovarmi Anna Maria Stucchi e mi ha detto che avrebbe voluto donare una somma di denaro alla Fondazione in memoria del suo amato marito Felice Sala, che era stato curato dal nostro personale. Ho pensato subito al giardino. Il Maestro Aresi ci donerà annualmente dei bulbi di tulipano olandese". Tanti grazie "a tutti coloro che supportano la nostra attività, all’amministrazione comunale, ai dipendenti e ai collaboratori". Dai discorsi ufficiali al taglio del nastro affidato ad Annamaria Stucchi, Marta Mura e al vicesindaco Carlo Maderna, presente con gli assessori Sabrina Cagnardi e Emma Buro.