Teatro alla Scala, mancata nomina dei nuovi vertici: l’ironia di Fiorello sullo scontro tra Sala e Sangiuliano

Dalla rassegna stampa di ‘VivaRai2!’: “Il Ministro pensava che la Scala fosse a Torino”

Fiorello, il sindaco Beppe sala e il ministro Gennaro Sangiuliano

Fiorello, il sindaco Beppe sala e il ministro Gennaro Sangiuliano

Milano, 9 aprile 2024 – Tiene ancora banco il colpo di scena alla Scala dove ieri si aspettava la nomina della nuova guida del teatro e invece, nella seduta del cda presieduta dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, è arrivata la proposta di prorogare di un anno il contratto dell'attuale sovrintendente Dominique Meyer e del direttore musicale Riccardo Chailly in scadenza a febbraio 2025 e nel frattempo nominare come sovrintendente designato Fortunato Ortombina, in arrivo dalla Fenice, nome su cui Sala e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avevano trovato un accordo. Una sorpresa che al ministero non hanno gradito.

Poteva Fiorello lasciarsi sfuggire un commento sulla vicenda? Questa mattina, a ‘VivRai2!’, ha detto la sua con quell’ironia che lo contraddistingue da sempre: “Scontro sulla Scala tra Sala e Sangiuliano sulla proroga di Meyer e Chailly, per la proposta di prolungare di un anno il sovraintendente musicale. Sangiuliano insiste che sia ora di cambiare vertice del teatro Bolshoi di Milano – ha detto il presentatore - pensava la Scala fosse a Torino. È leggermente confuso!”.