
Al lavoro per aggiustare un finestrino rotto (Newpress)
Milano, 15 giugno 2017 - Parcheggiare in viale Tibaldi o vicino a largo Gelsomini è diventato un incubo. A lanciare l’allarme residenti e commercianti che negli ultimi mesi assistono impotenti al moltiplicarsi di casi di finestrini di auto andati in frantumi nella notte. A confermare la «vox populi» un’indagine di Carglass: «Nel solo mese di maggio, nei 9 centri di assistenza presenti a Milano, sono raddoppiati gli interventi di riparazione ai cristalli laterali rispetto a tutti gli interventi avvenuti da gennaio ad aprile. In particolare, nei centri di assistenza di Gelsomini e Tibaldi si è registrato un aumento doppio rispetto al resto della città».
La situazione più incresciosa si registra nel parcheggio di superficie di piazza Bibbiena, angolo Tibaldi. Secondo l’edicolante della zona nella notte fra sabato 10 e domenica 11 giugno i malviventi avrebbero preso di mira almeno 5 auto. I raid, secondo gli abitanti, si ripetono con una frequenza impressionante. La presenza a fianco del comando della polizia locale di zona 5, al civico 41, pare non aver alcun effetto deterrente.
L'asfalto è un «tappeto» di vetri, ci sono i resti «scintillanti» di almeno una decina di episodi. Ladri scatenati sul viale trafficato, dove passa anche il filobus 90/91. Andrea Viazzi del Caffè 48 racconta di aver visto negli ultimi mesi «fino a tre macchine di fila con vetri e specchietti rotti su Tibaldi». Un paio di anni fa ne è stato vittima pure lui. Monica Moggi del Pan Caffè racconta la storia di un suo cliente: «Per tre volte, in due anni, ha trovato la mattina a terra i vetri della sua auto. Alla fine ha scelto di trasferirsi in una zona più tranquilla». Non Giambellino. Tra largo Gelsomini e piazza Balestra, nei pressi del Lidl, i delinquenti vandalizzano le auto per asportare quello che trovano.
I residenti puntano il dito contro ubriachi che troverebbero rifugio nei bar cinesi della zona, aperti fino a tardi. Pietrino Allori possiede uno storico negozio di modellismo ed è uno dei pochi che non ha paura di raccontare cosa succede: «Gli atti vandalici persistono e non solo. Ogni mattina di fronte al mio negozio trovo bottiglie di birra, avanzi di cibo e persino bisogni. Non di animali». Ma non si salva nessuno, neppure il parcheggio Metropark di Porta Genova, gestito dalle Ferrovie dello Stato. Tariffa a peso d’oro: 3 euro all’ora o 25 euro a giornata. L’area però non è sorvegliata e questo consente alla «banda delle Bmw» di entrare in azione a notte fonda. Ogni mese almeno «15 berline tedesche» si ritroverebbero coi vetri sfondati, secondo una fonte che vuole restare anonima. Ai delinquenti interessa il microchip del navigatore, impiegato per la clonazione delle carte di credito.