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Cronaca

Fiera Spa, viaggio nella galassia: sono 12 le società sotto la sua ala

Il controllore dovrebbe essere la Fondazione. Ma non ha reali poteri

Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano Spa

Milano, 7 luglio 2016 - Una società controllata da un controllore che non ha reali poteri di controllo. Una società alla quale ne fanno capo altre 8 solo all’estero ma che dall’estero non trae più del 2,5% del proprio fatturato. Una società che vale una galassia se si considerano anche i 4 brand controllati o partecipati nel mercato domestico, per un totale di 12. Tre modi di raccontare Fiera Milano, la Spa che, con i suoi 783 dipendenti, ha organizzato 114 esposizioni nel 2015, tra le quali il fortunatissimo Salone del Mobile o la Borsa Internazionale del Turismo (Bit). Di fatto Fiera Milano non ha alcuna proprietà: i beni immobili e le attività ad essa riconducibili sono di Fondazione Fiera Milano. È la Fondazione a figurare come controllante di Fiera Milano pur non avendo, come anticipato, veri poteri di vigilanza. Questa architettura istituzionale fu ideata nel 2000. La Fondazione, in quanto tale, non può avere scopi di lucro né essere quotata in Borsa, da qui la scelta: la Fondazione continua ad essere proprietaria di immobili e attività ma la gestione viene invece affidata ad una società, Fiera Milano, creata come spin-off, che possa perseguire il lucro ed essere quotata in Borsa, come avvenuto nel 2002.

Le nomine che contano sono a discrezione di Regione Lombardia. Tra controllate e partecipate, le società riconducibili a Fiera Milano sono 12, divise in 5 settori di attività. Per quanto riguarda le manifestazione fieristiche all’estero, l’ente ha quote in "Cipa Ltda" (Brasile), "Hannover-Milano Gmbh" (Germania), "Fiera Milano Exhibitions Africa" (Sudafrica), "Fiera Milano India Ltd", "Worldex Ltd" e "Haikou Worldex Ltd" (Cina), "Limited Liability Company" e in "Eurofairs International". Il fatturato complessivo di Fiera Milano è stato, nel 2015, di 337 milioni, ma le attività all’estero hanno contribuito a questo risultato per soli 9 milioni (2,5%) sebbene le mostre oltre lo Stivale siano state ben 51 su 114. Nel 2014 le manifestazioni all’estero avevano fruttato 6 milioni in più. Fier Milano resta, allora, un player di primo piano soprattutto nel mercato italiano. Le esposizioni organizzate sul suolo patrio valgono il 70,5% del fatturato: 277 milioni di euro, stando al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015. L’altra voce grossa delle entrate della Spa è rappresentata dai servizi di allestimento delle fiere (14,2% del fatturato). Per farvi fronte Fiera Milano controlla Nolostand, la società commissariata dalla procura nell’ambito dell’operazione Giotto.

Un’inchiesta che non coinvolge la Fiera, che ha già avviato "un’indagine interna per verificare eventuali comportamenti omissivi". A capo di Nolostand sono oggi Roberto Baitieri, presidente, e Flaminio Oggiono, ad. Nel 2015 il servizio allestimenti ha fatto segnare ricavi per 55,8 milioni di euro, 22,5 in più del 2014. Dietro al boom c’è anche l’Expo, che alla Spa ha fruttato, bilancio alla mano, 23,2 milioni di euro di ricavi in più. Le altre due controllate afferiscono agli altri settori di attività del’ente, quello congressuale (9,5% del fatturato) e quello della comunicazione (3,3): "Fiera Milano Congressi" e "Fiera Milano Media". Infine ecco la partecipazione (49%) in IpackIma, società che organizza esposizioni di packaging.