Milano, feste illegali tra passaparola e controlli

Uno prenota la stanza, poi arrivano gli altri. Il precedente del 3 gennaio: sigarette sul letto e 150 euro per le pulizie

In via Lupetta ultimo caso di raduni illegali di giovani

In via Lupetta ultimo caso di raduni illegali di giovani

Milano, 11 gennaio 2021 -  Pomeriggio del 3 gennaio , sono da poco passate le 14.30. La receptionist dell’ApArt Hotel di via Lupetta 5, a due passi da piazza Missori, va a controllare la stanza numero 403 per via delle numerose lamentele degli ospiti: ci trova sei persone, alcune stanno fumando sul letto; ce ne sono quattro di troppo, visto che la camera è stata prenotata solo da due clienti con check-out previsto il 4. Di più: danni e sporcizia si sono estesi alla 401, libera in teoria.

A quel punto, la dipendente dell’albergo chiama il 112, e dopo pochi minuti arrivano gli agenti delle Volanti: in cortile vengono identificati i titolari delle prenotazioni, vale a dire un diciottenne e due ragazze di 17 e 18 anni, e gli “abusivi", ragazzi di età compresa tra 21 e 25 anni, residenti tra Modena, Bologna e la Bergamasca. Che ci fanno a Milano? Ai poliziotti dicono di essere stati invitati da alcuni amici a trascorrere la serata insieme, in barba alla normativa anti-contagi e ai divieti di spostamento durante le feste natalizie. Uno schema già replicato in passato da quel gruppo, confermeranno dall’hotel. La storia finisce con un accordo tra le parti: 150 euro per le spese di pulizia extra.

Tutto qui? No, perché l’altra sera è successo ancora: sono cambiati i protagonisti, non location e copione; il che lascia pensare a un passaparola tra conoscenti. Tre interventi delle forze dell’ordine in una notte e 18 ragazzi provenienti da Varese, Gallarate e Como denunciati per disturbo del riposo. "Ora ci sarà un vigilante di notte per impedire che fatti del genere si ripetano", ha assicurato al Giorno il titolare dell’ApArt Carlo Travaglio.

Già, i controlli . Sì, perché è proprio su quel fronte che si apre la breccia per gli organizzatori di riunioni clandestine: se la struttura non ha la reception h24, è complicato accertare che nelle stanze ci siano solo i titolari delle prenotazioni. E d’altro canto è comprensibile che la crisi che sta investendo il settore alberghiero, causa assenza di turisti e businessmen, abbia portato alcuni imprenditori del settore a contrarre le spese, pur provando in tutti i modi a restare aperti per intercettare l’esilissima domanda di stanze. In questo spazio si inseriscono i ragazzi che vogliono trasgredire le regole, a caccia di camere o mini appartamenti dove allestire party illegali all’insaputa dei proprietari: "Siamo parte lesa", ha precisato Travaglio. È successo qualche giorno fa anche in una struttura ricettiva per affitti brevi in zona Ticinese: "È la mia festa per i 18 anni", ha candidamente confidato alla polizia una neomaggiorenne, circondata da venti coetanei.

La notte di Halloween , era toccato ai carabinieri intervenire in uno stabile di via Niccolini, su segnalazione di alcuni residenti: all’interno di quell’appartamento su due piani, con tanto di piscina e sala cinema, c’erano 20 ragazzi, tra musica ad alto volume e bottiglie di alcolici abbandonate ovunque; dalle verifiche era emerso che l’abitazione era stata affittata per 2.500 euro dagli organizzatori di una festa privata, con tanto di ingressi a pagamento.

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