
Domenico Squillace, preside del Volta
Milano – "Le feste fai da te in strada non hanno nulla a che vedere con la scuola". Lo dice Domenico Squillace, preside del liceo scientifico statale Alessandro Volta, aggiungendo che la fontana ai giardini sia diventata un punto di ritrovo di studenti e non, non solo del suo istituto.
"L’ultimo giorno di scuola c’erano raduni fin dalle 10, con fumogeni e bottiglie, già tre ore prima dell’uscita dei miei studenti". E non è la prima volta che scattano aggressioni durante una festa di liceali: un precedente è quello del 2 ottobre 2021 in largo Gavirate, quando alcuni ragazzi furono aggrediti davanti al liceo scientifico Vittorio Veneto. Alcuni mesi dopo, la polizia arrestò tre minorenni per rapine aggravate, sfregio permanente al volto e lesioni aggravate.
La festa poi degenerata
Centinaia di ragazzi si sono radunati ai giardini di via Benedetto Marcello per festeggiare la fine della scuola venerdì sera. Musica, drink, chiacchiere davanti al liceo Scientifico Volta. Ma a un certo punto "abbiamo visto gruppi di “infiltrati“ che si sono uniti alla folla". E sono scattate le aggressioni. "Provocazioni ad arte, solo per scatenare reazioni e avere il pretesto di picchiare e derubare". Due studenti di 18 anni sono finiti al pronto soccorso del Policlinico, uno con un taglio sulla fronte e l’altro, stando alle testimonianze, con il naso fratturato e traumi alla mandibola. Un terzo è stato soccorso sul posto e non ha avuto bisogno del trasporto in ospedale. E nella calca "sono sparite una catenina d’oro e cellulari", racconta un papà.
Parla uno dei promotori
Questa la cronaca di ieri notte. Pestaggi poco prima delle 2 durante il tradizionale party spontaneo organizzato da un gruppo di studenti del liceo scientifico Alessandro Volta attorno alla fontana monumentale dei giardini dedicati a Falcone e Borsellino, che ha richiamato centinaia di ragazzi di più scuole superiori. Giovani di 15, 16, 17 anni e neo maggiorenni. "Una festa che organizziamo da anni – spiega uno dei promotori –: portiamo le casse per ascoltare la musica, c’è un dj, portiamo da bere. Un evento spontaneo" che si diffonde tramite social e chat.
Le aggressioni
La musica, stando alle testimonianze, è andata avanti fino all’1.30. Poi la situazione è degenerata ed è culminata con le aggressioni agli studenti da parte di altri giovani, arrivati dall’esterno e descritti come stranieri. I pestaggi hanno richiamato l’attenzione di abitanti che si sono affacciati alle finestre e qualcuno ha poi ripreso l’ambulanza in strada, con la folla attorno.
Gli infiltrati
"Questa festa – racconta uno degli organizzatori – si svolge da anni, è una tradizione. È un raduno spontaneo ma è comunque presidiato: fino al momento in cui abbiamo spento la musica c’erano le forze dell’ordine a monitorare la strada". Le aggressioni si sono scatenate dopo, "evidentemente i gruppi di infiltrati hanno aspettato il momento giusto per agire". All’arrivo di una Volante, poco dopo le 2, la folla si era già dispersa.