Festa Repubblica, alzabandiera in piazza Duomo: "Ricorrenza più importante del solito"

Il sindaco Sala: "Manifestazione per cui il volere del popolo indirizza le cose". C'è voglia di ripartenza dopo la pandemia

Festa della Repubblica, alzabandiera in piazza Duomo a Milano

Festa della Repubblica, alzabandiera in piazza Duomo a Milano

Festa della Repubblica in forma ridotta a causa della pandemia. E' stato celebrato così, il 2 giugno, a Milano. "Speriamo che l'emergenza sia finita, credo che i comportamenti debbano essere ancora adeguati però c'è un'aria di voglia di ripartenza. - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - Il 2 giugno è sempre importante, forse quest'anno ancora di più, credo che sia la manifestazione per cui il volere del popolo indirizza le cose. E' stato così 75 anni fa e in un sistema democratico dovrà sempre essere così. Milano ha un ruolo particolare ed esprime ancora più particolarmente il suo volere: ricordo che votarono il 68% dei milanesi per la Repubblica e forse è stato quasi un record. La nostra città è sempre una città dalle posizioni nette e questo non può che farci piacere".

A parlato di "giornata simbolica" la vice presidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, "perché il presidente Mattarella ci ha invitato all'unità, alla responsabilità e alla collaborazione istituzionale, ha parlato di ripresa e di rilancio e dei giovani", ma anche "perché parte la campagna vaccinale dai 12 anni ai 29 ". "Da questa sera la campagna è per tutti, perché la ripresa non può non passare attraverso la possibilità di tutti i giovani di riprendere la scuola in sicurezza. Purtroppo l'anno scorso la scuola ha avuto la necessità di avere insegnamento a distanza, e la presenza per i giovani è fondamentale, - ha aggiunto -, per l'insegnamento ma anche per le relazioni sociali, che i giovani".

Infine, il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha osservato come "l'imponente campagna vaccinale, per cui siamo tra i primi al mondo, e la graduale, progressiva, ma sicura ripresa delle attività ci fa guardare con più fiducia e speranza al futuro. Ma ci richiama anche al fatto che solo il patto di democrazia e di civiltà della Repubblica ci può dare una prospettiva duratura e stabile. Nel rischio ragionato si fa molto affidamento alla coesione sociale, è un fattore determinante per guardare al futuro, in modo graduale", ha concluso. 

Milano, il maxi-murale con la donna simbolo dell'Italia democratica
Milano, il maxi-murale con la donna simbolo dell'Italia democratica
Il maxi-murale con la donna simbolo dell'Italia democratica

A Milano, dopo la cerimonia istituzionale, il sindaco Sala si è diretto all’inaugurazione del maxi murale del progetto "Or.Me - Ortica Memoria". In via Cima 39 l’opera del collettivo Orticanoodles dedicata alla nascita della Repubblica ritrae in primo piano il volto giovane e sorridente di Anna Iberti, la donna milanese simbolo dell’Italia democratica, che si rallegra per la vittoria nel referendum del 2 giugno 1946. La foto-icona, scattata da Federico Patellani e conservata oggi nel Museo della Fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, è l’immagine della gioventù e della speranza di un Paese che guarda avanti dopo il fascismo e la guerra. Oltre al volto di Anna Iberti, sul murale sono ritratte le staffette partigiane e i bambini: simbolo del legame indissolubile tra presente e futuro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro