
Ferruccio Soleri è l’Arlecchino per antonomasia
Milano, 6 novembre 2016 - "La città è sempre viva. Anche i suoi teatri. Forse un po’ troppo cara". E se lo dice uno dalla battuta pronta come Arlecchino, non c’è da dubitarne. Ferruccio Soleri, 87 anni oggi (auguri!) tra pochi mesi taglierà un altro traguardo importante. Sessant’anni di recite al Teatro Piccolo (Grassi, via Rovello) di Milano. Manco a dirlo nel personaggio per il quale figura nel libro del Guinness dei primati per la più lunga performance di teatro nello stesso ruolo: il protagonista del goldoniano "Arlecchino servitore di due padroni".
Ferruccio Soleri, fiorentino di nascita ma milanese di adozione, qual è la sua zona preferita di Milano? "Senza dubbio il centro. Tra piazza Duomo e piazza Cordusio ci sono monumenti antichi, a partire dalla Cattedrale, e palazzi prestigiosi".
C’è qualche luogo o locale che le è caro? "C’è un ristorante: Santa Lucia. Ma oggi ci vado meno".
Il Piccolo come è cambiato negli anni? "Dopo la morte di Strehler, con l’avvento di Ronconi è cambiato ma continua a fare cose importanti".
Compreso l’"Arlecchino"... "Lo ripetiamo a maggio".
Saranno i suoi 60 anni al Piccolo e i suoi 57 come Arlecchino, ma anche i 70 dello spettacolo creato da Strehler nel 1947. Quando cominciò a interpretare il ruolo? "Fu Giorgio a volermi, su segnalazione del grande Marcello Moretti che lo interpretava. Durante una tournée del Piccolo negli Stati Uniti, le trade unions, i sindacati americani, imponevano che durante una esibizione ogni sei repliche il protagonista venisse sostituito. E scelsero me. La prima volta al City Center Theater di New York. Quando poi Moretti è mancato nel 1961, ho ripreso il ruolo".
Torniamo a Milano. Negli ultimi anni è molto cambiata, con il nuovo skyline, la Darsena... Le piace? "Naturalmente con la modernità ci si deve adattare ai cambiamenti degli stili. Mi piace ma non tutto. Ammiro i grattacieli classici, non quelli strani, storti come in zona Fiera".
Milano è una città teatrale? "Ci sono tante proposte di spettacoli. Si fa sempre più teatro".
Un pregio di Milano? "È una città molto viva e piena di attività in tutti i sensi".
Un difetto? "Qualche volta è un po’ cara".
Una richiesta o un suggerimento al sindaco Sala? "Dare maggiore senso alle invenzioni, ai nuovi progetti. E investire sui giovani".
Cosa farà nelle prossime settimane? "Andrò in giro per il mondo a presentare la storia di Arlecchino e della Commedia dell’arte".