REDAZIONE MILANO

Fedez in Libano con Unicef: "Il viaggio più importante della mia vita"

Il rapper milanese racconta e testimonia con fotografie l'esperienza sul suo profilo Instagram

Fedez in aeroporto a Malpensa (Instagram)

Milano, 20 settembre 2016 - "Sto per fare un viaggio importante. Forse il più importante della mia vita". Queste le parole di uno degli ultimi post sul profilo Instagram di Feez. Il rapper milanese ha annunciato la partenza per il Libano insieme all'Unicef con lo scopo, come spiega lui stesso, di "portare avanti un progetto insieme ai bambini". Accanto alle righe in cui spiega l'ultima avventura intrapresa, il cantante ha postato una sua foto all'aeroporto di Malpensa e ha spiegato le motivazioni alla base dell'importante decisione. "Ho deciso di vivere un'esperienza che mi faccia immergere in un contesto forte ma, al tempo stesso, drammaticamente vero", ha raccontato Fedez, "per tornare a sporcarmi le mani e la coscienza con la realtà̀, per ricordare a me stesso che esiste un mondo reale anche al di là delle colonne d'Ercole della nostra percezione e dei nostri privilegi".

Molti fan hanno subito apprezzato la scelta di Fedez e lo hanno dimostrato con una lunga serie di like e commenti al post. Qualcuno, invece, ha criticato questo suo mettersi in mostra solo per attirare consensi. A questi ultimi, il rapper ha risposto sempre via social: "Unicef mi ha chiesto espressamente di documentare il mio viaggio, esattamente come fanno tutti i volontari. La cloaca moralizzatrice del web non si ferma davanti a nulla, eh?".

 

Sono in partenza per il Libano. Ho chiesto ad UNICEF di portarmi per 4 giorni in un campo rifugiati a Beirut per portare avanti un progetto insieme ai bambini che avevo in mente da un po’ di tempo. Quello che sto per fare è un viaggio molto importante, forse il più importante della mia vita. La prospettiva di entrare a contatto con un mondo così lontano dal mio e l'idea di potermi rendere utile con ragazzi che hanno camere con vista sulla guerra mi rende orgoglioso. Ma mentirei se negassi, a voi e a me stesso, che chi ha molto da guadagnare da questa esperienza sono soprattutto io. Da qualche anno a questa parte vivo in una sorta di bolla virtuale, una realtà aumentata in cui i sentimenti sono ovattati e le emozioni sembrano di plastica. Per me, che vengo dal basso e so che cosa significhi sputare il sangue per cercare di cambiare vita, perdere il contatto con la realtà è a tratti alienante e inaccettabile. Forse anche per questo ho deciso di vivere un'esperienza che mi faccia immergere in un contesto forte ma, al tempo stesso, drammaticamente vero: per tornare a sporcarmi le mani e la coscienza con la realtà, per ricordare a me stesso che esiste un mondo reale anche al di là delle colonne d'Ercole della nostra percezione e dei nostri privilegi. So che può suonare ipocrita, ma le luci della ribalta sono una droga che dà assuefazione, uno stordimento costante e piacevole, dal quale ci si può risvegliare soltanto staccandosi fisicamente dal proprio ambiente. Non basta avere consapevolezza di quello che ci circonda. Bisogna anche prenderne coscienza. E io sono in una fase della vita in cui per compiere questo passaggio sento di dover toccare con mano. Sento di dover entrare anima e corpo in un ambiente che mi fornisca una prospettiva senza filtri né comodi punti d'osservazione sulla realtà. Al tempo stesso so di avere un compito importante e di prestigio, e spero di rendermi davvero utile portando qualcosa di buono e concreto a dei ragazzi per i quali nuove competenze tecniche possono significare una carta in più per il proprio futuro. Eppure, parto con la consapevolezza che quando tornerò da questo viaggio, sarò io quello che dovrà ringraziare

Una foto pubblicata da Fedez (@therealfedez) in data:

Anche Unicef, sui suoi account social, ha postato alcune fotografie della nuova missione intrapresa con il cantante. Insieme ad alcune fotografie, si legge: "Il Fedez che non conosci, che forse nemmeno ti aspetti. Scopri cosa sta facendo in Libano, con i bambini e i ragazzi siriani"