“Donare il sangue è molto utile. Faccio mea culpa di esserci arrivato tardi: ho dovuto prima vivere sulla mia pelle quanto fosse importante avere in reparto delle sacche di sangue a disposizione. È un argomento che mi sta molto a cuore: senza donatori non sarei qui oggi”. Lo ha detto Fedez arrivando in piazza Duomo poco dopo mezzogiorno all’evento “Dona il sangue, salva la vita” promosso, oltre che da Fondazione Fedez, da Civis, Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue che riunisce Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres.
Obiettivo della manifestazione, patrocinata dal Comune di Milano, “è incoraggiare più persone possibili a donare il sangue, in particolare le generazioni più giovani. È un gesto semplice che fa del bene anche a se stessi, perché si fanno esami del sangue, ma soprattutto aiuta a salvare delle vite” ha rimarcato il rapper.
Con l’intento di “puntare un riflettore su questo tema”, come lui stesso aveva dichiarato, nei mesi scorsi il marito di Chiara Ferragni aveva deciso di lanciare un appello al dono mosso anche dalla sua esperienza personale: a fine settembre infatti era finito al Fatebenefratelli per un’emorragia interna provocata da ulcere intestinali, e aveva dovuto fare ricorso ad alcune trasfusioni.
Sono stati “decine” i milanesi accorsi per donare il sangue su una delle unità mobili presenti, fa sapere una nota congiunta di Fondazione Fedez e Avis.
Presenti anche gli assessori comunali al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, alla Cultura, Tommaso Sacchi, e gli assessori regionali alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, e alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.
“Tante le sfide che dobbiamo ancora vincere, prima tra tutte il raggiungimento dell’autosufficienza dei farmaci plasmaderivati, e per farlo abbiamo bisogno di coinvolgere soprattutto i giovani. Ringraziamo Fedez per essersi fatto portavoce di questo messaggio dal profondo valore sociale e siamo certi che anche grazie al suo sostegno sapremo avvicinare al nostro mondo chi non ha ancora deciso di compiere questo semplice gesto che può fare davvero la differenza” hanno commentato le quattro associazioni promotrici.
In Italia si contano oltre 1.660.000 donatori di sangue ed emocomponenti che, lo scorso anno, hanno contribuito complessivamente a raccogliere quasi 2.498.000 di unità di globuli rossi, confermando così l’autosufficienza in questo campo. Diversa, invece, la situazione per il plasma: il nostro Paese è costretto, infatti, a importare dall’estero circa il 25% dei farmaci emoderivati impiegati nella cura di numerose patologie.
Per diventare donatori bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, pesare almeno 50 kg e godere di buona salute.