I sogni infranti di Federico Cafarella, investito e ucciso dal bus a Milano: "Era innamorato della vita"

Arbitro e volontario, 25 anni, si era trasferito dalla Toscana per lavoro. E’ morto dopo ore di coma. Tra le sue passioni, il calcio

Federico Cafarella e il luogo del tragico incidente

Federico Cafarella e il luogo del tragico incidente

Milano, 9 marzo 2023 - Sorridente. Elegante. Felice davanti all’obiettivo mentre abbraccia gli amici. La vita di un ragazzo come tanti, spezzata in un momento.

È morto dopo essere stato travolto martedì mattina da un bus tra le vie Padova e Arici Federico Cafarella, di 25 anni originario di Antella, una frazione di Bagno a Ripoli nella Città metropolitana di Firenze. Attraversava sulle strisce pedonali al momento dell’impatto.

Quegli scatti che immortalano momenti felici, pubblicati sulla sua pagina Facebook, ora fanno scendere lacrime ai familiari e agli amici di sempre. I genitori, avvisati dalla polizia locale subito dopo l’incidente, si sono precipitati a Milano. Fino all’ultimo, la speranza che Federico potesse farcela. Ma è morto al Niguarda dopo 8 ore di agonia. La notizia è piombata dolorosa sui genitori che vivono ancora ad Antella, il paese che Federico ha lasciato per seguire i suoi sogni milanesi. Dapprima come studente della Luiss, poi per vari lavori, tra cui l’ultimo ad Amazon, il giovane ha preferito la grande metropoli lombarda alla tranquillità della frazione di Bagno a Ripoli. Aveva tante passioni, come quella per il calcio: finché è stato a Firenze, era infatti un arbitro, ma anche volontario della Misericordia.

Gli amici lo piangono: "Era innamorato della vita". E in lutto, increduli e amareggiati, sono gli abitanti di Antella per un altro loro concittadino vittima della strada. Solo due mesi fa la morte di Eloy, ucciso da un pirata al volante di un’auto nel cuore della frazione che aveva scelto come sua casa dopo aver lasciato le Filippine. Solo 6 giorni prima era diventato cittadino italiano. Un tragico destino lo ha accomunato alla sorte di Federico, seppur centinaia di chilometri di distanza. Entrambi mentre attraversavano la strada per andare a lavoro. Entrambi su vie dove c’è il limite di velocità a 30 km orari perché particolarmente a rischio. Entrambi senza colpe.

La procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio stradale nei confronti del conducente del bus, che stando a quanto ricostruito finora sarebbe passato con il semaforo verde. Ma niente può placare il dolore per la morte di un giovane. Dal sindaco di Antella Francesco Casini, un messaggio alla famiglia: "Non si può nemmeno immaginare ciò che provano dei genitori che perdono il proprio figlio, per di più così. Tutta la nostra comunità si stringe intorno a voi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro