FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Fanno sparire griffe da mezzo milione Smascherata la gang dei finti corrieri

A Trezzano sono riusciti a rubare zainetti Dior, ma risultano denunciati decine di furti simili in tutto il Nord

Fanno sparire griffe da mezzo milione Smascherata la gang dei finti corrieri

di Francesca Grillo

Il metodo era collaudato, da specialisti. Prima le chiamate a tappeto ad aziende che producono abbigliamento o accessori di grandi marche, poi il noleggio di un furgone, intestato a qualche prestanome, con la targa modificata. In ultimo, il colpo: il furto di intere scatole di prodotti griffati, con un guadagno stimato di centinaia di migliaia di euro. Erano ormai due professionisti in questo tipo di furti il 32enne Giovanni Calvanese e il 35enne Giovanni Coppola, entrambi napoletani, arrestati dai carabinieri di Trezzano, guidati dal luogotenente Michele Cuccuru, dopo l’ultimo di una serie di colpi tutti uguali. Neanche le continue denunce e gli ordini di allontanamento li avevano convinti a rinunciare a quel business dai metodi ormai collaudati.

L’indagine dei carabinieri di Trezzano inizia a giugno dello scorso anno, quando il titolare della Crocolux, azienda che produce borse con marchio Christian Dior, denuncia il furto di 148 zainetti da 3mila euro l’uno. Insieme ai magazzinieri, il titolare ricostruisce ogni dettaglio del raggiro. Un furgone Iveco Daily si è presentato in azienda e due uomini a bordo, con la visiera del cappellino calata sugli occhi e la mascherina a coprire il volto, hanno sostenuto di essere i corrieri incaricati di ritirare le scatole. I magazzinieri dicono loro di aspettare, che devono controllare tutte le carte. Questione di pochi minuti, il tempo di distrazione necessario per caricare il mezzo e scappare con oltre 450mila euro di merce. Le indagini iniziano subito dalle testimonianze, poi dalle ricerche nelle banche dati e dai filmati delle telecamere. Si scopre dalla motorizzazione che nella targa di quel furgone, intestato a prestanome, la F iniziale è stata trasformata in una E.

Dagli accertamenti emerge che ci sono decine di colpi simili denunciati in tutto il Nord Italia, dal Piemonte al Veneto, passando per l’Emilia Romagna fino in Lombardia. A Milano, in corso Como, i due avevano truffato allo stesso modo un negozio, caricando scatole di merce griffata. Spregiudicati: una volta sono stati scoperti da un magazziniere che aveva annusato la truffa e per provare a zittirlo lo hanno minacciato. "Ti ammazzo, ti butto dagli scogli a Napoli", gli ha detto uno dei due ladri. Le indagini proseguono, per cercare di quantificare i colpi messi a segno e per capire se possa esserci coinvolto qualche "basista" all’interno dell’organizzazione criminale. Da quanto accertato finora, sembra che il metodo utilizzato per individuare le aziende che avevano merce da ritirare fosse semplice: una telefonata. Dai registri telefonici dei due, sono state individuate 300 chiamate in una settimana, tutte ad aziende e negozi di moda. Tentativi random per capire dove colpire.