Milano, l’ex marito tutti i giorni sotto casa. E lei è costretta a traslocare

I blitz quotidiani dello stalker: "Non avrai altri uomini". La denuncia ai carabinieri e il divieto di avvicinamento

Un flash mob contro la violenza sulle donne

Un flash mob contro la violenza sulle donne

Milano, 3 aprile 2022 - Per sette interminabili mesi, si è presentato tutti i giorni sotto casa dell’ex moglie, rendendole la vita impossibile e costringendola a rivolgersi a un’agenzia immobiliare per cambiare abitazione il più in fretta possibile. Una persecuzione che sembrava senza fine, andata avanti per ben 208 giorni. Sempre lo stesso copione. Immutabile. Come un eterno deja-vu. Lunedì, però, la donna ha denunciato nuovamente l’uomo, un cinquantenne italiano con un lavoro da addetto alle pulizie e precedenti per violenza sessuale e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale; e i carabinieri del Radiomobile, d’intesa con il pm di turno Daniela Bartolucci, lo hanno sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, una trentenne di origine nordafricana, con un provvedimento che a metà settimana è stato convalidato dal giudice.

La vittima ha messo a verbale il suo calvario, iniziato un anno e mezzo fa, e cristallizzato negli atti la preoccupante escalation dell’ultimo periodo, che l’ha costretta a modificare le sue abitudini per cercare di non incontrare il suo stalker. La storia inizia nell’agosto del 2020, quando il cinquantenne aggredisce la moglie con un paio di forbici; a quel punto, la donna (che chiameremo Fadila con un nome di fantasia) decide di separarsi. Un paio di mesi dopo, il 4 ottobre, l’ex si ripresenta sotto l’appartamento in zona Lorenteggio e graffia i vetri di una finestra, ferendosi a una mano. Poi più nulla per quasi un anno, tanto che la trentenne spera di essersi messa per sempre alle spalle quella brutta storia. Purtroppo per lei non è finita, anzi. Di ritorno da una vacanza nel suo Paese di origine, il primo settembre 2021 Fadila si ritrova di nuovo l’ex sotto casa: lui le chiede di riallacciare i rapporti, lei gli dice per l’ennesima volta di no e si allontana.

Da quel momento, non passerà giorno senza che la trentenne non si veda spuntare davanti il persecutore, che vuole convincerla a tutti i costi a tornare insieme. Da febbraio scorso, l’atteggiamento dell’uomo si fa ancor più aggressivo: "Non ti permetto di avere relazioni con altri uomini", le intima. Alle 11.50 del 10 marzo, la trentenne presenta la prima denuncia al commissariato Lorenteggio. Un’ora dopo, incontra nuovamente l’ex sotto casa. Esasperata, decide di tornare nel suo Paese per una decina di giorni, ma al rientro in città tutto ricomincia come prima: la sera del 21 marzo, Fadila viene svegliata dal cinquantenne, che bussa con insistenza alla finestra e chiede di poter entrare. La mattina dopo, stremata dallo stalker, Fadila si rivolge a un’agenzia immobiliare per trovare un altro appartamento in un’altra zona della città, così che l’ex marito non possa più rintracciarla. La sera, il persecutore si rifà vivo ancora una volta; e sarà pure nei giorni seguenti, dal 23 al 28 marzo senza soluzione di continuità.

Alle 10.35 del 28, Fadila chiama il 112 per segnalare la presenza dell’ex sotto casa, e in pochi minuti arrivano più equipaggi del Radiomobile: l’uomo nota subito la presenza dei militari e prova a scappare a passo svelto, ma viene bloccato dopo poche decine di metri. Portato in caserma e denunciato per atti persecutori, gli viene notificato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla trentenne: dovrà stare lontano dall’abitazione della donna, altrimenti rischia l’arresto e una condanna da sei mesi a tre anni.

 

 

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