Ex Galvanica, il Comune avvia lavori per rimozione amianto dai tetti

Si tratta di un edificio privato, posto in un'area privata, sul quale l'Amministrazione ha comunque deciso di intervenire, in sostituzione del titolare

Amianto sui tetti dell'ex Galvanica (Foto Facebook)

Amianto sui tetti dell'ex Galvanica (Foto Facebook)

Milano, 29 maggio 2019 - Al via i lavori di rimozione dell'amianto nell'area privata della ex Galvanica di via Bazzi, zona sud di Milano. Verranno rimosse due coperture, di una tettoia l'una e dello stabile dell'ex fabbrica l'altra (350 metri quadrati di amianto in tutto), per un lavoro che dureà circa un mese e per il quale sono stati stanziati circa settantamila euro. Si tratta di un edificio privato, posto in un'area privata, sul quale l'Amministrazione ha comunque deciso di intervenire per la necessaria bonifica da amianto, in sostituzione del titolare della proprieta'.

La vicenda risale al 2007, quando il titolare dell'attivita' ormai dismessa da anni, poi condannato penalmente per reato ambientale, riversò nel terreno - tutt'oggi posto sotto sequestro - sostanze inquinanti per la falda acquifera come cromo esavalente e altri metalli. Anche lo stabile, realizzato con tetto in amianto, fu abbandonato a se stesso. Negli anni il Comune di Milano ha intimato più volte alla proprieta' di provvedere alla bonifica, alla pulizia e alla messa in sicurezza dell'area, ma inutilmente. Per questo ha deciso di avviare una serie di azioni sostitutive. Nell'ottobre scorso e' stata condotta un'indagine per verificare la possibile presenza di fibre di amianto aerodisperse all'interno dell'edificio limitrofo di via Bazzi 18, sede del liceo statale Gaetana Agnesi, che da tempo lanciava segnali di allarme all'Amministrazione per il potenziale rischio: l'indagine si e' conclusa positivamente per i cittadini, ovvero non è stata rilevata alcuna presenza inquinante di fibre di amianto in atmosfera, e i risultati sono gia' stati comunicati alla comunita' scolastica. A partire dal mese di gennaio, in due diverse battute, si e' provveduto alla rimozione dei rifiuti presenti a terra e all'interno degli stabili, e alla pulizia dell'intera zona per permettere l'avvio del cantiere.

Un altro passaggio riguardera' la bonifica dei terreni: per quanto riguarda la falda, è già  stato realizzato un intervento di contenimento idraulico con la realizzazione di pozzi di sbarramento, soluzione temporanea costata circa 255mila euro che verra' superata grazie alla bonifica integrale e definitiva del terreno già approvata dalla Giunta. Infine, i capannoni dismessi verranno demoliti. Quest'ultima fase andra' preventivamente concordata con la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, con cui il Comune sta interagendo per quanto riguarda le azioni nei confronti della proprieta' e dei suoi beni.

"La lunga e complessa vicenda di via Bazzi, per molto tempo rimasta in stallo per la difficolta' giuridica di intervenire in una proprieta' privata posta sotto sequestro, è finalmente a una svolta - dice l'assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti -. La messa in sicurezza dell'area e' il primo passo per eliminare definitivamente una fonte di degrado per tutto il quartiere; auspichiamo ora che il dialogo con la Procura della Repubblica ci porti al piu' presto ad una soluzione definitiva che consenta di immaginare un futuro per l'area dell'ex fabbrica".

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