REDAZIONE MILANO

"Ex Alfa, salviamo palazzo Gardella"

Si allunga il coro di voci a sostegno della tutela del Gardella di Arese, un tempo il Centro tecnico dell’Alfa Romeo. Si aggiunge la firma di Giuseppe Augurusa, ex assessore all’Accordo di programma ex Alfa Romeo di Arese, alle 260 firme di architetti, storici e studiosi di arte, docenti di ogni parte del mondo, raccolte dalla petizione avviata per coinvolgere il Ministero dei Beni culturali e la Sovrintendenza di Regione Lombardia ed evitare che nei progetti di riqualificazione dell’area dell’ex Alfa Romeo in discussione sui tavoli di Regione il palazzo "possa subire modifiche sostanziali che ne stravolgano l’aspetto originale o, nell’ipotesi peggiore, si teme che possa essere demolito". Ad animare la battaglia ci sono l’Alfa Romeo Club Milano, lo Studio Gardella e l’architetto Pierfrancesco Sacerdoti. "L’iniziativa che ho sottoscritto, sostenuta dall’inesauribile energia degli appassionati con i quali abbiamo condiviso in questi anni la battaglia sulla riapertura del Museo storico dell’Alfa Romeo di Arese, è volta a sottrarre la sede (completata nel 1974 dagli architetti Ignazio Gardella, Anna Castelli Ferrieri e Jacopo Gardella) alla medesima sorte accaduta al resto del mitico opificio; ora divenuta più probabile", scrive Augurusa in una lettera aperta che ripercorre le fasi della serrata del Museo storico dell’Alfa Romeo; la vendita da parte di Fca del Gardella a Finiper e il conseguente trasferimento a Vimodrone degli ultimi 300 lavoratori Fca. "Occorre riconsiderare la disponibilità del Gardella come un asset prezioso se opportunamente riqualificato – dice Augurusa –, anziché come un vecchio orpello del passato da rimuovere". Mon.Gue.