
di Monica Autunno
Quasi duemila ettari di fascia boschiva da controllare e tutelare, quattro convenzioni firmate e task force esperte pronte ad entrare in azione dal Lecchese alla Brianza, dal Milanese alla Bergamasca: tutto pronto per il servizio dell’antincendio boschivo (Aib) nel territorio del Parco Adda Nord. Le fiamme un rischio possibile in un periodo di siccità, "dobbiamo essere pronti". Ammonta a 1798 ettari circa la superficie boscata fluviale compresa nel territorio dell’ente. La quota maggiore è quella in territorio lecchese, suddiviso in due aree distinte per un totale di circa 700 ettari da monitorare, segue la Bergamasca con 524 circa. Poi, con 435 ettari circa, la fascia dell’Adda Milanese, dunque Trezzo, Cassano, Vaprio Truccazzano. Nel territorio rientrano anche due Comuni brianzoli, con 124 ettari di bosco. Le convenzioni anti incendio boschivo rinnovate e moltiplicate. L’ultima firmata, solo pochi giorni fa, suddivide il territorio lecchese in due grandi aree omogenee, le attività saranno gestite dall’Antincendio Boschivo della Comunità Montana Lario Orientale San Martino e dal Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. "Nel rimanente del territorio dell’ente - si spiega al Parco - si procede invece per province: l’area della Città Metropolitana milanese sarà dal Gruppo Protezione Civile Aib di Cassano d’Adda, in area orobica sarà in azione il Gruppo Antincendio Lombardia, ai Comuni brianzoli di Busnago e Cornate d’Adda provvederà il Gruppo Protezione Civile Rio Vallone". Le convenzioni saranno in vigore sino alla fine dell’anno. Dal punto di vista economico prevedono un trasferimento annuale da parte del Parco di risorse proprie in parte corrente e di una quota parte delle risorse regionali assegnate al Parco. Alla firma dell’ultima intesa era presente la presidente dell’Ente Francesca Rota. "Visto il prolungato periodo di generale siccità, il pericolo di incendio boschivo è sempre più elevato e può interessare anche le nostre aree. Abbiamo lavorato per diverso tempo. Le convenzioni regolano con chiarezza l’attivazione del servizio affidandolo a chi sul territorio ha già in organico il personale addestrato per far fronte agli incendi. Per quanto ci riguarda, ci impegneremo in un’opera di informazione per salvaguardare i nostri boschi il più possibile".