Escursionista milanese dispersa all’Aprica, ritrovata dopo ore di ricerche

La donna di Lainate era uscita per una passeggiata solitaria Il padre aveva dato l’allarme

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Nella prima mattinata di ieri ha preso la funivia della Magnolta, all’Aprica, in Valtellina, dove sta trascorrendo un periodo di vacanza e, secondo quanto riferito ai familiari prima della partenza per la gita in solitaria in montagna, avrebbe dovuto fare rientro per l’ora di pranzo o, al più tardi, al pomeriggio. Così non è stato e così il padre dell’escursionista 53enne, residente a Lainate, ha allertato il 112, facendo mettere in moto un’imponente macchina delle ricerche per battere palmo a palmo i boschi.

La task-force dei soccorsi si è messa in movimento attorno alle 16.30 e dopo ore di preoccupazione, alle 21, la donna è stata, viva e - come sottolineaito dai vigili delfuoco di Sondrio - "in buone condizioni di salute". Il padre della villeggiante aveva formalizzato denuncia di scomparsa ai carabinieri della caserma di Aprica. Subito una girandola di ipotesi su cosa potesse essere successo. Le ipotesi più accreditate erano quelle legate al maltempo con nebbie che, sorprendendo la donna in quota, le ha fatto perdere l’orientamento durante il ritorno a valle, facendole smarrire il sentiero giusto. O, causa la forte pioggia, ha preferito cercare riparo in una grotta, prima di riprendere il cammino? Quando la Protezione Civile aveva ultimato l’attivazione del Centro operativo per la notte, la svolta.

Michele Pusterla

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