Milano, 11 marzo 2020 - Lo chiamano «cobret» forse perché il fumo che genera ricorda la sinuosa spirale del pericoloso serpente, e finora era sempre rimasta confinata alla Campania, in particolare ai quartieri napoletani di Scampia e Secondigliano. Per questo, il sequestro messo a segno dall’Antispaccio della polizia locale ha fatto subito suonare un campanello d’allarme tra gli osservatori del fenomeno droga in città, che stanno studiando i cambiamenti del mercato della "nera" dopo la chiusura del supermarket a cielo aperto del boschetto di Rogoredo.
Sì, perché il "cobret" non è altro che lo scarto della lavorazione dell’eroina, una sostanza di colore beige-marrone venduta a prezzi di saldo (non a caso l’altro nome conosciuto è quello di "eroina dei poveri") e che provoca negli assuntori danni a polmoni, fegato e reni, per non parlare della fortissima dipendenza fisica e mentale che la accomuna allo stupefacente precursore. L’operazione è andata in scena lo scorso 28 febbraio, quando i ghisa in borghese hanno intercettato un albanese di 23 anni che si aggirava in viale Monza con uno zainetto in spalla: il ragazzo era agitato, continuava a guardarsi alle spalle e a controllare nervosamente i due cellulari che aveva in mano.
Così i vigili hanno deciso di fermarlo: dalla borsa sono spuntati tre involucri di sostanza di sostanza pastosa in sacchetti sottovuoto per un peso complessivo di 1.637 grammi; il pretest effettuato sul posto ha dato subito esito positivo a oppiacei e thc. La perquisizione è proseguita nell’appartamento del giovane: lì gli agenti di piazza Beccaria hanno trovato una mini-raffineria, tra frullatori sporchi di sostanze farinose di colore marrone, bilancini digitali, sacchetti e macchina per il sottovuoto e sostanza da taglio (un mix di caffeina, fenicitina e altri prodotti farmaceutici). Il ventitreenne albanese è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio; e ora si cercherà di capire se agisse da solo o se fosse in contatto con grossisti e pusher al dettaglio.
«La sicurezza e la tutela della salute dei cittadini è una nostra priorità – il commento del vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo –, che perseguiamo sia come polizia locale sia come amministrazione con azioni di repressione dello spaccio e iniziative per coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole e i giovani dei centri di aggregazione e delle altre realtà associative". E ancora: "Un plauso ai nostri agenti della polizia locale per questa ennesima operazione, un sequestro di stupefacenti estremamente dannosi per la salute che troppo spesso sono consumati dai nostri giovani".
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