
"Un nome per il presidio di Libera Martesana", associazione, Comuni di Melzo e Cernusco a braccetto per un progetto...
"Un nome per il presidio di Libera Martesana", associazione, Comuni di Melzo e Cernusco a braccetto per un progetto che coinvolgerà, nei prossimi mesi, tante scuole della zona. Un progetto importante, non il primo che il presidio rivierasco, nato da circa un anno, porta avanti in aula: un lavoro dell’anno passato alle scuole medie di Gorgonzola è culminato, in dicembre, nell’intitolazione di un nuovo parco a Falcone, Borsellino e alle vittime delle mafie (nella foto). Tanti istituti stanno già lavorando al "bando nome". C’è una rosa, tutta di vittime innocenti di mafia: Francesco Vinci (anni 18); Gelsomina Verde (anni 22); Giuseppe e Salvatore Asta (anni 8); Cristina Mazzotti (anni 18); Graziella Campagna (anni 17); Gaetano Marchitelli (anni 15). Nelle prossime settimane i Comuni dedicheranno al progetto una sezione dedicata sui siti del Comune, i lavori dei ragazzi saranno esposti, il 29 marzo, in piazza della Repubblica a Melzo. Libera Martesana porta nelle scuole anche tante altre possibilità didattiche "calibrate per istituto e per fasce di età - così Giacinta Coriale, referente per le scuole in seno all’associazione -, differenti per tempi, ma tutte formative. Abbiamo già collaborato con tanti istituti e proseguiamo: vogliamo essere là dove sono i cittadini del domani".
Fra le proposte il progetto "Educazione alla corresponsabilità", laboratori su diritti e doveri e uno intitolato "Ricordare e resistere nello spirito della Costituzione" in collaborazione con Anpi. Che prevede anche la visita ad alcuni luoghi simbolo milanesi: i Giardini Lea Garofalo, Casa Ambrosoli, il padiglione d’Arte contemporanea di via Palestro dove scoppiò la bomba del ’93, il Monumento al Carabiniere in piazza Diaz, l’albero Regina di via Santa Margherita, che fu luogo di tortura e uccisioni.
M.A.