Entrare alla posta e non sapere che destino avremo

Piero

Lotito

A volte i luoghi comuni ci azzeccano. Quello sulle nostre poste, per esempio, ritenute lente e inaffidabili. E Poste Italiane (il marchio) fa di tutto per rendere credibile il pregiudizio. Evitiamo di soffermarci sui record in negativo della "velocità" di consegna, tanto sono risapute le notizie sulla corrispondenza che impiega mesi per raggiungere località a pochi chilometri. Più eclatanti ci sembrano i tempi occorrenti perché venga recapitata a distanze medie: due-trecento chilometri. Non sono troppi venti, trenta, a volte cinquanta giorni? E non è raro che la velocità di consegna sia uguale agli anni luce del mancato recapito: plico non pervenuto oggi né mai, forse dimenticato nel centro di smistamento o nel borsone del postino. Come del resto meravigliarsi dei tempi infiniti delle poste, se basta entrare (dopo aver fatto la fila sul marciapiede) in un qualsiasi ufficio per constatare la "radice" del disservizio? Mettiamo che vi siano cinque-sei sportelli: è un miracolo che ne sia operativo un paio. Qui, i gesti e l’atteggiamento sono da moviola, forse per sopperire alla gran mole di lavoro. Dove siano gli altri addetti non è dato sapere. Nel bar vicino? Ecco il pregiudizio. Ma bisogna farsi coraggio: al massimo un’ora (mal che vada, novanta minuti), e riusciremo a consegnare la nostra raccomandata o il nostro pacchettino. Intanto, gli spot pubblicitari di Poste Italiane ci raccontano di un’azienda all’avanguardia: velocissima, affidabile, ultramoderna, con uffici e sportelli rilucenti come uno specchio e con operatori elettrici alla Batman. Per non parlare del sito internet ufficiale: una meraviglia, una dovizia di informazioni, grafici, schede, suggerimenti da far girare la testa. Volete sapere con quale valore affrancare una lettera diretta in Vaticano? Non ci riuscirete mai. Troverete ogni sorta di indicazione e tabelle, ma una risposta alla semplice domanda "Quale francobollo per la Città del Vaticano?" non riuscirete a trovarla. Volete sporgere reclamo per la vostra "prioritaria" (sic) mai recapitata a Vienna così come al paesino dietro l’angolo? Non ne verrete a capo, tanto farraginoso e pieno di cunicoli e obblighi informatici è l’elegante sito Poste Italiane. Dimenticavamo: cercate un francobollo dal tabaccaio? Scordatevelo. Dovete andare in

posta (con tutto quel che abbiamo sopra descritto). E quando sarete allo sportello, vi consegneranno un lenzuolo di carta come ricevuta dell’acquisto del vostro francobollo. Ma non bisogna deprimersi. "Poste Italiane è sempre al tuo fianco". Non lo sapevamo, ma noi bisognosi delle poste portiamo tutti il bastone.

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