
di Roberta Rampini
È arrivata davanti all’ospedale di Rho, la protesta dei cittadini di Pregnana Milanese rimasti senza medico di base. Ieri mattina una delegazione del Comitato difesa sistema sanitario pubblico, che si è costituito un anno e mezzo fa per chiedere a Regione Lombardia e Ats di sostituire i medici che sono andati in pensione, insieme al sindaco Angelo Bosani e al vicesindaco Gianluca Mirra, hanno fatto un presidio davanti all’ospedale rhodense sede dell’Asst per denunciare quello che è successo. Nei giorni scorsi ha chiuso l’ambulatorio della dottoressa Isabella Tomba (facente funzione da due anni) e 1400 cittadini sono rimasti senza medico di base. Ma non solo, in paese sono rimasti solo due medici (prima erano cinque) per una popolazione adulta di quasi 7mila abitanti. "I cittadini pregnanesi hanno diritto ad un’adeguata assistenza sanitaria - ha spiegato al megafono Sergio Maestroni, portavoce del Comitato - hanno diritto ad avere i medici di base.
La situazione non è più accettabile, molti cittadini sono stati costretti a prendere un medico in un altro Comune, altri sono senza medico perché Ats non ha accolto la richiesta di confermare l’incarico alla dottoressa Tomba e non ha neppure individuato un sostituito". Disagio, rabbia, i cittadini si sentono abbandonati dal Servizio Sanitario Lombardo perché nessuno ha mai risposto alle loro lettere e petizioni.
Una delegazione è stata ricevuta dal direttore generale dell’Asst Rhodense, Germano Pellegatta. "Finalmente ci hanno ricevuto e ascoltato di persona, questo lo apprezziamo - dichiara il sindaco -. Si sono impegnati a verificare tutte le strade possibili per riportare in paese, almeno un medico di base".