Casa, a Milano l’emergenza è senza fine

Canoni alle stelle e boom di immobili all’asta per la crisi. Un’iniziativa imprenditoriale offre una via d’uscita

Una protesta per la casa

Una protesta per la casa

Milano, 21 febbraio 2020 - Business immobiliare in crescita e costi sempre più alti per chi vuole comprare o affittare casa a Milano. Zone che acquistano valore, boom di alloggi affittati con Airbnb e prezzi insostenibili per fasce di popolazione “espulse” da Milano. Una crisi che continua a colpire duro, con una crescita costante delle case pignorate e messe all’asta.

Due facce della stessa città, che nei prossimi anni dovrà confrontarsi con il problema della casa. Cercano di tamponare l’emergenza iniziative e progetti come quello della Fondazione San Carlo, che da questo mese mette a disposizione 33 nuovi appartamenti sociali in zona Lorenteggio che si aggiungo ai 18 di Turro-Precotto e ai 55 di zona Niguarda, primo lotto di una vasta operazione di housing sociale promossa da Caritas Ambrosiana e realizzata dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Milano, in occasione della visita a Milano di papa Francesco a marzo del 2017. Le famiglie assegnatarie sono tenute a corrispondere un canone mensile che varia dai 300 a 475 euro, comprensivo di spese.

Una goccia nel mare, perché sono migliaia le famiglie che soffrono. Uno scenario testimoniato anche dall’ultima ricerca di Sogeea Spa sulle case all’asta in Italia. Solo a Milano e hinterland sono 87 gli immobili all’asta, in una regione che però vede le situazioni più gravi a Bergamo (800 case) e Pavia (619 case). Il 67% delle case in vendita (quasi due su tre) ha un prezzo inferiore ai 100mila euro, percentuale che sale fino all’88% se si prendono in esame anche gli immobili il cui prezzo è compreso tra 100mila e 200mila euro. "Troppo spesso - spiega Sandro Simoncini, docente di Urbanistica e direttore scientifico del Centro Studi Sogeea - quando parliamo di case all’asta ci si dimentica la storia dolorosa di quell’immobile. Sarebbe opportuno creare un fondo di salvaguardia che possa aiutare un imprenditore o un proprietario a conservare l’immobile".

Una boccata d’ossigeno arriva grazie alla piattaforma di lending crowdfunding Rendimento Etico fondata dall’imprenditore lecchese Andrea Maurizio Gilardoni, che in collaborazione con Credito Italia nel 2019 ha permesso di azzerare i debiti di 17 famiglie, per un totale di 3.7 milioni di euro, intervenendo con un media di oltre 219mila euro per famiglia. "Acquistiamo immobili pignorati - spiega Gilardoni - con prezzi che consentono al proprietario di azzerare il debito che invece quando una casa viene venduta all’asta continua a gravare sulle sue spalle. L’idea è nata quando io e mia moglie siamo andati a vedere delle case all’asta, e abbiamo pensato che non è giusto guadagnare sulle difficoltà delle persone. Con questa iniziativa vogliamo aiutarle a uscire dal problema del debito e nello stesso tempo offrire vantaggi agli investitori. È la nostra missione".

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