Emergenza caro affitti. Le iniziative sociali per abbattere i costi. Stanza a 380 euro

Doposcuola e laboratori a cura degli inquilini. "Ci si spende a livello umano". La cooperativa Dar Casa gestisce quattro progetti in più quartieri. .

Emergenza caro affitti. Le iniziative sociali per abbattere i costi. Stanza a 380 euro

Emergenza caro affitti. Le iniziative sociali per abbattere i costi. Stanza a 380 euro

di Marianna Vazzana

Prezzi degli affitti alle stelle. Sempre più difficile per gli studenti, ma anche per i lavoratori precari, trovare una stanza o un posto letto a Milano: per una singola bisogna sborsare minimo 620 euro. Una cifra che lievita a seconda della zona. E tutto va a ruba nella giungla urbana all’ombra della Madonnina. Tanto che due giorni fa, gli studenti “nelle tende“ che da mesi puntano i riflettori sul caro affitti, si sono accampati davanti all’Università Statale. A Milano, però, c’è chi ha trovato un’alternativa agli studentati e agli immobili di privati: una stanza a prezzi calmierati abbinata all’impegno sociale nel caseggiato in cui vive. Si paga meno ma ci si spende a livello umano promuovendo ad esempio doposcuola per i bambini, laboratori o momenti aggregativi per tutti. Progetti che si sono sviluppati nell’arco degli ultimi 10 anni "Due sono quelli storici", spiega Sara Travaglini, presidente della cooperativa Dar Casa, che si occupa di quattro iniziative. "Una è “Ospitalità solidale“, promossa dal Comune di Milano nel quartiere Niguarda e in via Del Turchino, Molise-Calvairate, che gestiamo insieme alla Cooperativa sociale Comunità progetto". Ventiquattro alloggi in palazzine popolari, monolocali sottosoglia (quindi non disponibili per l’edilizia residenziale pubblica) assegnati con contratti temporanei per un tempo medio di un paio d’anni. "Dal 2014 abbiamo ospitato più di cento ragazzi, studenti o giovani lavoratori", sottolinea Travaglini. "C’è sempre la possibilità di candidarsi, la graduatoria è aperta e man mano che si liberano i posti si accolgono i candidati in lista di attesa che hanno i requisiti" in base all’Isee e ad altre caratteristiche. La tariffa mensile è di 380 euro, spese comprese. Il secondo progetto, e anche questo ha quasi dieci anni di vita, è il “Foyer di Cenni“, tra Primaticcio e via Novara, con 27 posti letto in coabitazione all’interno del caseggiato di housing sociale “Cenni di cambiamento“: "Ci sono appartamenti da 5 posti e uno da 7, con camere singole (a 380 euro al mese) e doppie (a 250 euro) e cucine e bagni in comune". Anche in questo caso, i ragazzi ospitati sono stati oltre un centinaio. "Il tempo massimo è di 4 anni", continua Travaglini.

Altra situazione è quella di via Carbonia 3, “Conoscersi da vicini“ in una palazzina del Comune del quartiere Vialba: "Ci siamo aggiudicati un bando per gestire 48 appartamenti, di cui 32 destinati a famiglie in emergenza abitativa e gli altri 16 a giovani; 13 a disposizione di ragazzi singoli e di giovani coppie e tre per chi è in condizione di fragilità". La filosofia è la stessa: si paga al massimo 450 euro e ci si dà da fare per animare il complesso abitativo. L’inaugurazione risale al 2019, poi c’è stato uno stop durante il quale il complesso è stato utilizzato per l’emergenza Covid. Ora tutto è a pieno regime.

Ultimo progetto è “Grigioni 2035“ in zona Lorenteggio, con 37 posti letto in appartamenti di proprietà dell’Immobiliare San Carlo Trieste, "assegnati in locazione dopo la riqualificazione, finanziata grazie a un bando regionale finalizzato proprio alla ristrutturazione del patrimonio sfitto". Camere singole o doppie, assegnate con un contratto transitorio di massimo 18 mesi. La cifra non cambia: 450 euro per una singola e 275 per una doppia. E così anche Milano diventa una città accessibile.