STEFANO DATI
Cronaca

Elia e Roberto promesse della danza

Ballerini dell’Accademia ucraina in scena nei balletti “Il Lago dei Cigni” e “La Fille mal gardee“ all’Arcimboldi

di Stefano Dati

Dopo un lungo periodo di chiusura forzata, a causa della pandemia, il teatro Arciboldi di Milano riapre il sipario. In scena dall’inizio di giugno undici spettacoli di danza classica dell’Accademia ucraina di balletto nella rappresentazione de “Il Lago dei Cigni” e “La Fille mal gardee”. Fra i protagonisti sul palco due cassanesi: Roberto Piatto di 18 anni ed Elia Colombo di 17. I due giovani ballerini hanno mosso i primi passi alla School of dance di Andrea Ingram di Cassano d’Adda per poi proseguire a Monza e infine approdare al Liceo coreutico classico Tito Livio di Milano, specifico per la danza. Contemporaneamente si sono iscritti all’Accademia ucraina (che ha sede a Milano) per un percorso mirato all’approccio professionale verso la danza classica.

"La nostra scuola credo rimarrà sempre nei loro ricordi – dice Andrea Ingram, prima maestra di danza dei due cassanesi – come luogo dove si scoprono ‘enfant prodige’ e li si nutre con ciò di cui hanno bisogno per crescere e scegliere in piena libertà dove esprimere al meglio il proprio talento". Cominciano giovanissimi a interessarsi alla danza: "Elia ha iniziato a frequentare la Andrea Ingram Dance all’età di cinque anni, Roberto a sei. Hanno dapprima studiato danza moderna e poi iniziato a frequentare anche lezioni di hiphop e infine si sono dedicati alla danza classica. Sono amici dall’infanzia ed entrambi sempre appassionatissimi di danza. Tutti e due con una individualità coreutica particolare, ma evidentemente già talentosa fin dai primi passi. Nel 2016, poi – conclude la Ingram – hanno spiccato il volo e si sono dedicati a uno studio della danza più approfondito". Plausi e soddisfazioni per i genitori, non solo per la performance sul palco dell’Arciboldi di Milano dei due giovani ma soprattutto per il loro ritorno a vivere in pieno la loro vita da ballerini dopo il lungo periodo di fermo obbligato per l’emergenza sanitaria.

Uno stop all’attività che i ragazzi non hanno comunque vissuto nell’immobilità. Con scelte impegnative, infatti, hanno continuato anche in pieno lockdown la dura preparazione del ballerino, certi di un ritorno agli scenari teatrali. Alle lezioni liceali in dad hanno aggiunto quelle on-line per la danza, associate a prove in presenza da farsi in una sorta di bolla covid-free creata in un ostello milanese, dopo aver effettuato i necessari tamponi e nel pieno rispetto delle normative in materia anti covid. In quel luogo hanno passato lunghi periodi nei giorni invernali e primaverili per prepararsi al meglio al ritorno in scena sotto i riflettori riaccesi sul palco del teatro Arciboldi dopo il lungo periodo di lockdown. Un ritorno a sipario aperto fortemente voluto e coordinato dalla direttrice dell’Accademia ucraina di balletto Caterina Calvino Prina.