Elezioni, effetto rinvio. E Albertini batte Sala

Per un sondaggio di Eumetra l’ex sindaco supererebbe Sala 51% a 49% in un ballottaggio. Tra i papabili rispunta pure Lupi

il sindaco Sala

il sindaco Sala

di Massimiliano Mingoia

Il rinvio delle elezioni comunali da giugno a settembre-ottobre è quasi certo. Il Governo Draghi dovrebbe approvare lo slittamento nella seduta del Consiglio dei ministri di martedì. Centrosinistra e centrodestra, intanto, iniziano a fare i conti con tre mesi di campagna elettorale in più. Il sindaco Giuseppe Sala e i partiti della sua coalizione dovranno rallentare un po’ i giri della macchina elettorale già avviata, ma non fermarli. "Oggi la priorità è certamente la situazione sanitaria – sottolinea la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani – e credo sia giusto che la scelta, da parte del governo, sia compiuta in base all’andamento dell’epidemia. In ogni caso come Pd continueremo a lavorare per la città, indipendentemente dalla data del voto".

Completamente diverso, invece, il discorso per il centrodestra, che non ha ancora scelto il suo candidato sindaco. Il commissario milanese della Lega Stefano Bolognini ripete che "a giugno o a ottobre cambia poco, saremo pronti". Ma il nodo dell’anti-Sala non è stato ancora sciolto. Un sondaggio dell’istituto di ricerca sociale e di marketing Eumetra (mille intervistati) ha messo a confronto l’attuale sindaco con i possibili sfidanti di centrodestra. In un eventuale ballottaggio, l’ex primo cittadino Gabriele Albertini batterebbe Sala 51% a 49%, mentre gli altri candidati testati sarebbero tutti sconfitti dal numero uno di Palazzo Marino. Sala prevarrebbe 51% a 49% sull’editrice Federica Olivares e 55% a 45% sia sul comunicatore Roberto Rasia Dal Polo che sul manager Simone Crolla. L’unico in grado di competere con l’attuale sindaco anche sul fronte della popolarità è sempre Albertini (88%), mentre gli altri tre sono staccati e sconosciuti ai due terzi dell’elettorato: Olivares al 33%, Rasia al 32% e Crolla al 26%. Il sondaggio, però, attesta che l’orientamento politico dei milanesi, indecisi a parte, è quasi pari: centrosinistra al 33%, centrodestra al 32%.

Ma passiamo alle valutazioni sull’operato dell’amministrazione. Il giudizio su Sala è ampiamento positivo: 62%. L’eredità più apprezzata dagli interpellati è la riqualificazione e creazione di aree verdi, mentre le eredità peggiori che lascerà l’attuale Giunta sono, nell’ordine, le piste ciclabili, la viabilità e i parcheggi e la gestione della pandemia con particolare riferimento allo slogan “Milano non si ferma’’. Le priorità per migliorare la qualità della vita, infine, sono due: viabilità e parcheggi.

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