REDAZIONE MILANO

Racket dell'elemosina, l'inferno dei mendicanti: botte e minacce se non portano denaro

I 14 nomadi romeni sfruttavano anche mutilati e invalidi in alcuni casi comprati in Romania per l'accattonaggio. L'inferno vissuto dalle vittime è testimoniato dai video delle forze dell'ordine. Quotidiane le vessazioni e le minacce

Un frame del video girato dalla Polizia locale durante le indagini

Un frame del video girato dalla Polizia locale durante le indagini

Milano, 4 novembre 2014 - Sgominato racket dell'elemosina. Secondo quanto ricostruito i 14 nomadi romeni (raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare) sfruttavano anche mutilati e invalidi per l' accattonaggio. L'inferno vissuto dalle vittime del racket è testimoniato dai video delle forze dell'ordine che raccontano le quotidiane vessazioni a cui erano sottoposti i mendicanti. 

In uno di questi video si vede un uomo, privo di una gamba, che viene picchiato perché non è riuscito a ottenere la somma quotidiana (50 euro). È una donna la prima a prenderlo a calci in faccia mentre l'uomo piange. La donna impugna quindi un coltello e cerca di aggredirlo. L'arma passa di mano al marito che insegue il mutilato. Nell'inchiesta si ipotizzano anche i reati di tratta di esseri umani e riduzione in stato di schiavitù.

Delle 14 ordinanze di custodia cautelare ne sono state eseguite sette in quanto i restanti indagati si trovano in Romania ma, hanno spiegato gli agenti della polizia locale, come già accaduto altre volte, saranno con tutta probabilità rintracciati ed estradati. Questo anche perchè da tempo si è stabilita una stretta collaborazione con la polizia romena. Gli interrogatori di garanzia per i soggetti già assicurati alla giustizia si terranno venerdì in carcere. L'ultimo dei sette arresti durante il pomeriggio quando in manette è finito Vasile Cojoc, 37 anni. Gli arrestati sono accusati di vendita di schiavi, tratta di esseri umani e riduzione in stato di schiavitù.