Effetto sbarchi, arrivi record La Prefettura corre ai ripari: subito nuovi centri per i migranti

L’emergenza finora tamponata con l’ampliamento della capacità ricettiva delle strutture già esistenti. Bando anche per i minori stranieri non accompagnati: servono 50 posti per l’assistenza temporanea.

Effetto sbarchi, arrivi record  La Prefettura corre ai ripari:  subito nuovi centri per i migranti

Effetto sbarchi, arrivi record La Prefettura corre ai ripari: subito nuovi centri per i migranti

di Nicola Palma

I dati non lasciano spazio alle interpretazioni: gli arrivi sono quadruplicati rispetto a un anno fa. I numeri resi noti dal Ministero dell’Interno, aggiornati al 5 aprile, parlano di 28.118 migranti sbarcati nel 2023, a fronte dei 6.832 dello stesso periodo del 2022 e degli 8.394 del 2021. Un’emergenza che si riverbera inevitabilmente su tutto il territorio nazionale, visto che i profughi registrati negli hotspot vengono poi redistribuiti con quote prestabilite nelle venti regioni e da qui nelle 110 province.

Non fa eccezione, ovviamente, la Città metropolitana di Milano, a cui, in base alla popolazione, spetta la quota più elevata di richiedenti asilo del 14% destinato complessivamente alla Lombardia: al momento, sono più di tremila le persone inserite nel circuito dell’accoglienza, compresi i cittadini ucraini scappati dopo l’invasione russa. Che la situazione sia complicata da gestire lo dimostra anche l’avviso pubblico esplorativo pubblicato nei giorni scorsi sul sito della Prefettura, che punta a reperire nuovi posti nel breve-medio periodo: "L’accresciuto afflusso di migranti su questo territorio metropolitano, conseguente ai numerosi e consistenti sbarchi registrati nelle ultime settimane sulle coste italiane, è stato sin qui fronteggiato attraverso l’ampliamento della capacità ricettiva delle strutture di accoglienza già attivate con gli enti gestori aggiudicatari del servizio", si legge nella premessa.

Tuttavia, la soluzione-tampone non basta più: "La progressiva saturazione dei posti di accoglienza presso dentri centri (i Cas, ndr) impone di ricercare nuove strutture presso cui assicurare ai migranti in arrivo le misure di assistenza previste". Quattro le tipologie di strutture: unità abitative e centri fino a 50 posti e impianti da 51 a 100 e 101 a 300 posti. Gli operatori interessati dovranno presentare una manifestazione d’interesse a Palazzo Diotti entro il 14 aprile.

Sempre in tema di migranti, corso Monforte ha lanciato un avviso pubblico anche sul fronte dei minori stranieri non accompagnati, considerata "l’urgente necessità di provvedere all’individuazione di strutture temporanee" che facciano da camera di compensazione in vista del trasferimento nella rete Sai (acronimo che sta per Sistema di accoglienza e integrazione) "ovvero nei centri di accoglienza messi a disposizione dai Comuni del territorio metropolitano". Fabbisogno stimato: 50 posti. In più occasioni, sia il sindaco Giuseppe Sala sia l’assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolè hanno lanciato l’allarme sugli under 18 che arrivano a Milano senza genitori, parlando di strutture piene e chiedendo aiuto al Governo.

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