
Il progetto Coima in attesa di via libera: la Torre Botanica e il nuovo Pirellino
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Milano, 2 luglio 2021 - La Regione ha approvato la nuova legge sul recupero degli immobili abbandonati e adesso la palla torna nel campo del Comune di Milano. Stop and go. Come noto, infatti, la precedente normativa lombarda era stata stoppata dal Tar e rimandata alla Corte costituzionale proprio dopo i ricorsi di Palazzo Marino. La nuova legge riveduta e corretta dall’assessore regionale al Territorio Pietro Foroni, anche sulla base delle richieste dell’assessore comunale all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, e approvata dal Consiglio regionale lo scorso 15 giugno riapre la partita e riaccende i riflettori sul progetto di Coima di Manfredi Catella che intende riqualificare il Pirellino (dismesso da alcuni anni) e realizzare la nuova Torre Botanica firmata da Stefano Boeri e il Ponte Verde pensato da Elizabeth Diller proprio grazie agli incentivi volumetrici previsti dalla legge regionale. Attenzione, però. Palazzo Marino ha tempo fino a 31 dicembre per recepire e adattare a Milano la nuova legge. Le modifiche apportate, infatti, comportano un’ulteriore analisi da parte del Comune sotto vari aspetti. Prima di tutto la Giunta Sala dovrà far sapere se la lista di 204 immobili in stato di abbandono è confermata o sarà rivista. La nuova legge, infatti, considera edifici abbandonati a cui la nuova norma può essere applicata gli immobili abbandonati da un anno, non più da cinque anni. L’elenco, dunque, potrebbe allungarsi. Il secondo punto riguarda gli incentivi volumetrici per gli operatori che vogliono recuperare i palazzi dismessi. La precedente legge prevedeva un incentivo del 25%. La norma riveduta e corretta, invece, prevede che i Comuni lombardi, Milano in primis, possano abbinare un bonus volumetrico tra il 10 e il 25%, scegliendo se applicare tale indice di edificabilità. Solo in mancanza di determinazione comunale, è prevista una norma suppletiva regionale in cui verrà applicato un incremento pari al 20%, per impedire che l’inadempimento comunale renda inapplicabile la normativa. Non è finita. Palazzo Marino potrà anche stabilire in quale aree della città la legge lombarda è applicabile e in quali no. Tant’è. Tutto rimandato al 31 dicembre? Federico Oriana di Aspesi (l’associazione nazionale tra le società di promozione e sviluppo immobiliare) parte in pressing sul Comune: "Il sindaco Sala ha detto all’assemblea di Assolombarda che vuole rilanciare Milano, puntare sullo sviluppo e creare posti di lavoro. Il Comune ne ha l’occasione. Certo, la nuova legge regionale dà tempo ai Comuni fino al 31 dicembre. Il nostro appello al sindaco Sala e alla sua amministrazione è di non aspettare fino alla fine dell’anno e di far approvare quanto prima la delibera sulla norma regionale relativa agli immobili abbandonati. È un’occasione formidabile di ripresa e di sviluppo della città in senso ecologico: non si consuma nuovo suolo, si recuperano più di 200 buchi neri presenti in città, si creano posti di lavoro. Sala passi dalle parole ai fatti, nel nome del rilancio di Milano". Quanto al caso Pirellino, Oriana osserva che aver abbassato da cinque a un anno il termine per considerare un immobile dismesso è un vantaggio per il progetto di Coima: "Sì, perché ambientalisti e grillini contestavano che non fosse abbandonato da almeno cinque anni. Aspesi, comunque, ha lavorato per tutta la categoria, non per un caso specifico o un singolo operatore". Il capogruppo di Forza Italia in Comune Fabrizio De Pasquale, intanto, va all’attacco: "Siamo preoccupati perché la delibera che dà attuazione alla legge e che definisce a quali quartieri si applica è ferma e non viene portata in Consiglio comunale per le divisioni all’interno della sinistra e della Giunta, tra il sindaco Sala e l’assessore Maran".