"È una festività civica Le celebrazioni religiose e le sagre resteranno"

Don Antonino Martelozzo, responsabile della parrocchia di San Desiderio, ha appreso la notizia direttamente dall’amministrazione comunale con molta serenità. Anzi non ha perso occasione per ringraziare il Comune e la sindaca, Lara Carano, per la vicinanza alla parrocchia in occasione di ogni evento, compresa la festa religiosa del santo patrono.

Cosa pensa della decisione della giunta di festeggiare civilmente il santo patrono il 7 dicembre giorno di Sant’Ambrogio?

"La vedo come un’occasione per chi deve andare via per il ponte. Le celebrazioni religiose noi le anticipiamo o talvolta posticipiamo per non farle coincidere con la sagre. Per non mischiare momenti religiosi con altri di socializzazione, cspettacoli e bancarelle".

Insomma la decisione della giunta non va in contrasto con la parrocchia? "L’amministrazione comunale è sempre collaborativa, anche quando si festeggia san Desiderio. Organizza molti eventi, concerti, serate musicali e altro. Qui viene fatta una sagra che dura tre giornio dal venerdì alla domenica sia per il santo patrono che per santa Maria.

Quindi le tradizioni sono salve?

"Questa è una sagra che resterà nelle tradizioni del paese e che va avanti da molti anni. A maggio e a settembre. Poi noi l’aspetto religioso lo anticipiamo alla domenica precedente per non mescolare la spiritualità della ricorrenza alla festa. Quella del Comune è una scelta solo civile. Per favorire i tanti assaghesi che lavorano a Milano. La comunità di Assago ama la sua chiesa di San Desiderio perché ad essa è legata la storia di questo paese, qui sono stati battezzati i nostri vecchi, qui molti di noi si sono sposati, qui si sono incontrati molte domeniche e feste della loro vita. Ora però avranno anche il santo patrono civile".

Mas.Sag.

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