E tra i prodotti venduti e comprati spunta Peppa Pig

Operazione “Peppa Pig“. C’entra in qualche modo anche la simpatica maialina inglese che fa impazzire i più piccini, nella vicenda assai meno divertente della maxi frode Iva. Tra la merce che sarebbe stata venduta con “triangolazioni“ di società al solo scopo di far sparire e poi ricomparire l’imposta sotto forma di profitto illecito, ci sarebbero anche 50 mila pezzi di “Clic clac Peppa Pig“ , cioè mollette e forcine per i capelli e 30 mila pezzi di “Elastico Peppa Pig“, sempre per i capelli delle più piccine.

Bimbe piccole a parte, nell’inchiesta ha un ruolo, anche se del tutto secondario, una ragazza di poco più grande, appena maggiorenne. Stando agli atti, la giovane risulterebbe beneficiaria di consulenze (non si sa in quale materia), in realtà un modo - secondo l’accusa - per garantire denaro a suo padre, uno dei manager d’impresa coinvolti nell’inchiesta.

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