E si continua a navigare a vista...

Alberto

Mazzuca

Milano, nei pressi della Stazione Centrale. Nell’arco di appena un isolato hanno chiuso un negozio da barbiere, un piccolo caffè, un caffè più grande; una cartoleria ha abbassato la saracinesca per cessata attività. Certo, c’è chi va in pensione ma anche chi non ce la fa con i costi. Crescono invece i ristoranti con cibi asiatici: sempre nello stesso isolato ce ne sono quattro. Qualche migrante passa la notte tra i tanti dehors, è rischioso avventurarsi per strada ad una certa ora, i questuanti ci sono sempre; in compenso le auto non parcheggiano più sui marciapiedi e al loro posto ci sono tante piccole zone a verde circondate da reti protettive. È, se vogliamo, il quadro di una fetta della Milano che sta cambiando. E cambierà ancora di più con il riscaldamento e l’illuminazione ridotti. Insomma, ci stiamo avvicinando al periodo più critico, lungo più o meno sette mesi. Già, perché il prossimo governo dovrà affrontare due minacce: la crisi finanziaria e l’impoverimento. L’attuale governo è riuscito a raccogliere 13-14 miliardi e sembra favorevole a rateizzare le bollette: andrà bene per un paio di mesi, poi questo spazio fiscale non ci sarà più e bisognerebbe rifugiarsi nel deficit anche se Bruxelles ha già detto di no. La realtà è che non ci sono alchimie finanziarie che possano risolvere i problemi. E se non c’è la materia prima, è la capacità produttiva a risentirne. Con le imprese in difficoltà, la disoccupazione schizzerebbe ancora più in alto rispetto agli attuali due milioni. Eppure di tutto questo problema sembra che non ci sia la percezione nella nostra classe politica che promette di tutto (anche il ponte sullo Stretto di Messina), toglie persino il limite all’aumento degli stipendi degli alti burocrati, continua mettere gli amici degli amici nei posti chiave, a Roma e al Parlamento europeo. Addirittura in questa campagna elettorale le parole mafia e criminalità organizzata sono quasi finite nel dimenticatoio. L’interrogativo è d’obbligo: il prossimo governo riuscirà a gestire questo periodo così critico? Si navigherà a vista, come al solito...

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