BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Duemila donazioni in un anno. Metà dei volontari è sotto i 45 anni

Forte impegno del gruppo della Martesana anche sul fronte Ucraina: "Siamo pronti per nuove sfide"

Più di duemila sacche totali nel 2023, frutto della generosità di oltre 1.600 donatori – numero superato a gennaio – e un portale che riunisce 10 Avis comunali e corre in rete: così il gruppo di casa che vede Vimodrone e Segrate al fianco di Cernusco ha svecchiato e "oggi quasi metà delle forze in campo ha fra i 18 e i 45 e cresce la quota di under 25", ha detto ai soci durante l’assemblea annuale il presidente Alessandro De Berti. Il Naviglio è un’oasi felice, in controtendenza con l’andamento in Regione, dove da tempo l’associazione ha lanciato l’allarme per via di iscritti in là con gli anni. Nulla di tutto ciò in città, dove una campagna social consolidata ha permesso di arruolare nuove leve. Che Avis Cernusco potesse contare sul vento in poppa si era capito già durante il periodo buio della pandemia: mentre altri perdevano volontari, loro li arruolano, "560 durante il lockdown dopo appelli mirati".

La storia del sodalizio ha radici lontane, è cominciato tutto nel 1955, "nei decenni ci siamo adeguati a nuovi linguaggi e non abbiamo mai smesso di farlo – racconta il vicepresidente Carlo Assi –. I risultati ci hanno dato ragione". Come quella volta che l’invito a donare è stato stampato su 30mila sacchetti del pane regalati alle rivendite cittadine: "Un modo per entrare in tutte le case e aiutare la gente a riflettere sul grande passo". Oggi si raccolgono i frutti della semina: "Siamo tornati agli anni d’oro prima che il virus cambiasse tutto". I volti degli avisini erano diventati familiari a tutti grazie all’impegno al Centro vaccinale all’ex Filanda: 344 giorni al lavoro senza interruzione. Ma non solo. L’associazione è una delle colonne di Cernusco Soccorre, il network della solidarietà che annovera altre importanti realtà di casa, Avo, Aido, Croce bianca, carabinieri, bersaglieri, alpini, Caritas con il coordinamento della protezione civile, che ha organizzato importanti raccolte di fondi e di beni per l’Ucraina. Un impegno che non si è mai fermato e che a gennaio si è concluso con la consegna di un tir pieno di generi di prima necessità per la popolazione allo stremo dopo due anni di guerra. Un progetto nato da “Volontari per la pace“ di Avis nazionale.