Trezzano, droga nell’auto della collega: 8 anni all’ex capo dei vigili

Furci era accusato di aver fatto piazzare la coca nella vettura di Lia Vismara. Per gli inquirenti voleva vendicarsi per non essere stato riconfermato al comando

Il comandante della polizia locale Salvatore Furci

Il comandante della polizia locale Salvatore Furci

di Francesca Grillo

Dopo oltre un anno dall’arresto, è arrivata la decisione del giudice: otto anni di reclusione per l’ex comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio Salvatore Furci. In aula sia la numero uno dei ghisa di Corbetta, Lia Vismara, vittima della manovra di Furci per incastrarla, secondo le accuse, e Furci hanno detto la stessa cosa: "Non finisce qui". Anche per il sindaco di Corbetta Marco Ballarini ci saranno "ulteriori sviluppi. Dopo due anni di calunnie e fango, è stato dimostrato il vile complotto". Vismara ha espresso soddisfazione per la condanna, "contenta perché almeno per ora si è chiusa una vicenda che ci ha fatto patire per molto tempo", ha commentato la comandante, aggiungendo: "Non credo sia finita qui comunque". La vicenda risale a gennaio 2020, quando i poliziotti della nona sezione della Squadra mobile avevano iniziato le indagini su Furci che hanno portato al suo arresto ad aprile dello scorso anno, accusato di aver fatto piazzare alcune dosi di cocaina sotto il sedile dell’auto di Vismara, con l’obiettivo di screditarla e causarle problemi prima di tutto professionali.

Secondo gli inquirenti, Furci aveva sete di vendetta dopo la mancata riconferma al comando della polizia locale di Corbetta, dove lavorava prima di essere assunto a Trezzano. Vismara, infatti, aveva espresso parere negativo dopo il periodo di prova, dichiarandolo non idoneo (ma il Tribunale del Lavoro ha ribaltato la decisione). Furci avrebbe quindi contattato un amico albanese (condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi) e deciso di vendicarsi facendo collocare dal complice le dosi di droga mentre Vismara giocava una partita di pallavolo. Poi, lo stesso complice, ha fatto una chiamata anonima ai carabinieri. I militari hanno quindi fermato la comandante, trovando la cocaina sotto il sedile. Vismara si era sempre dichiarata innocente e lo conferma la decisione del giudice della quarta sezione penale Elisabetta Canevini che ha condannato Furci a 8 anni di reclusione, andando oltre la richiesta del pm Gianluca Prisco, e un risarcimento, da liquidarsi con causa civile, stabilendo una provvisionale di 100mila euro. Ma l’ex comandante di Trezzano che deve rispondere delle accuse di calunnia e detenzione di droga (ora ha l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ed è sospeso dal servizio) commenta con le stesse parole di Vismara: "Non finisce qui". Furci ha sempre detto di essere estraneo ai fatti, respingendo ogni accusa. "Ricorrerò in appello e dimostrerò la mia innocenza - aggiunge -. Ho ancora fiducia nella giustizia e fede in Dio: la verità verrà a galla. Lo faccio per la mia famiglia, per me stesso. Ho alle spalle 22 anni di servizio e oltre 500 arresti. Avrò la forza di dimostrare la mia innocenza".

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