
L'insegnante di danza Martina Grassi chiude la scuola
Buccinasco (Milano), 28 ottobre 2020 - Martina ha tagliato il nastro della Martydance Academy di via della Resistenza pochi anni fa. Una decisione coraggiosa, frutto della lunga esperienza come ballerina e coreografa e dopo migliaia di ore trascorse in sala a insegnare danza a bambine e ragazze. Una decisione che è costata sacrifici, tanto impegno e determinazione ma che ha portato grandi risultati in pochi anni, con boom di iscrizioni e spettacoli sold out nei teatri. Ora Martina Grassi chiude a chiave la porta della scuola: "In ottemperanza alle disposizioni che vigono anche per altre realtà come le palestre, non possiamo continuare a tenere aperto. Siamo allo sbando, senza certezze, prospettive, ipotesi per il futuro", allarga le braccia la maestra di danza. A rimetterci ci sono i professionisti, i direttori, i responsabili delle scuole, ma soprattutto gli allievi.
E ancora di più quando si tratta dei bambini: "È un pugno allo stomaco sentire le famiglie che ci raccontano la tristezza dei piccoli – ancora Grassi –. Stiamo combattendo con tutti i mezzi possibili ma ormai siamo disarmati. Ci classificano come fa comodo, a volte non ci tengono neanche in considerazione, mentre bisogna capire che il nostro mondo è troppo importante per il benessere psicofisico e non solo un passatempo. Non è un “allenare un po’ i muscoli“ come ha minimizzato il premier Conte". A rendere ancora più avvilente la situazione, il fatto di "esserci adeguati a tutti i protocolli di sicurezza, gel, distanziamento, mascherine sempre su, speso tanti soldi, abbiamo educato e disciplinato i bambini e pur di continuare con la loro passione hanno subito messo in pratica tutte le regole. Ora come giustifico a oltre 300 bambini che per una seconda volta non possono danzare?". Un problema che investe anche i collaboratori, maestri di danza che non sanno più come arrivare a fine mese.
«Arte, sport e cultura stanno morendo – conclude Martina – e in questo caso non ci sarà un vaccino". Lo stesso pensiero che condivide un’altra maestra di danza, Patrizia Cribiori, della scuola Studio Danza e Oltre di viale Lombardia: anche lei ha chiuso le porte della struttura dove insegnava a bambine e ragazze, ma anche ad allievi disabili, regalando ore fondamentali di spensieratezza e crescita. "Abbiamo riaperto assicurando il rigoroso rispetto delle norme anti contagio – commenta –, abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato chiesto. Ora ci rimane solo tristezza e amarezza. Ci siamo battuti per far tornare fiducia dopo il primo lockdown e ora? Che ne sarà di noi?".