MARIACHIARA ROSSI
Cronaca

Vergogna a San Siro, urla e calci per la maglia di Frattesi. Tifosa aggredisce i ragazzini di 12 anni

Alla fine di Italia-Ucraina il mediano dell’Inter ha lanciato la divisa verso i bambini dell’Aldini. Una mamma testimone racconta: "È impazzita. Neppure si è scusata"

Frattesi lancia la maglia ai tifosi

Frattesi lancia la maglia ai tifosi

Milano, 14 settembre 2023 - Gli stadi e i campi da calcio, luoghi all’insegna dello sport e del fair play, si trasformano sempre più spesso in palcoscenici per episodi di maleducazione e cattiva condotta.

A farne le spese sono i più piccoli, che dagli adulti, sempre in teoria, dovrebbe imparare. È quanto accaduto martedì scorso sugli spalti di San Siro, al termine di Italia-Ucraina, gara valida per la qualificazione all’Europeo 2024. Dove una signora sui trent’anni, pur di strappare la maglia del suo idolo Davide Frattesi si è messa a spintonare e tirare i calci a dei bambini di dodici anni.

"Stavo guardando la partita dal primo anello verde con mio figlio e tutti gli altri ragazzini dell’Aldini (società di calcio satellite del Milan ndr ) e come sempre, allo scadere del 90’, sono scesi vicino alla barriera per salutare i calciatori" racconta Giada Maslovaric, uno tra i tanti genitori presenti "Fin qui tutto normale. L’episodio vergognoso si verifica quando Frattesi, avvicinandosi, lancia la maglia tra il pubblico. Uno dei calciatori del nostro gruppo riesce a prenderla e a quel punto si scatena il parapiglia. Una donna sui trent’anni comincia a strattonare i ragazzi e addirittura a tirare i calci. A quel punto il povero malcapitato la lascia. E ha fatto bene aggiungo io. Perché contro l’ignoranza non ha senso fare braccio di ferro".

“Il momento“ incriminato è stato ripreso anche dalle telecamere presenti nello stadio: sui social sta diventando virale il video in cui una ragazza bionda ruba letteralmente di mano ad un ragazzino la maglia. "L’abbiamo identificata perché ha pubblicato un post con il commento “Spiaze per chi pensava di fottermela” ma essendo io una psicoterapeuta ed esperta della traumatologia da eventi ho preferito evitare di divulgare il nome per impedire il linciaggio mediatico" spiega la professionista che sui suoi profili ha denunciato l’accaduto con una foto che ha ricevuto decine di commenti e centinaia di condivisioni. "Che mondo allucinante che lasciamo ai nostri figli" o ancora "E gli adulti dovrebbero dare il buon esempio ai giovani".

La signora, resasi protagonista della baraonda e fan del centrocampista dell’Inter - "Aveva un cartello con scritto “Frattesi mi dai la maglia?“" - ha bloccato sui social tutti i genitori che hanno assistito all’episodio e che con modi garbati hanno cercato di farle notare che non solo i bambini erano rimasti piuttosto sconvolti dal suo atteggiamento ma che l’episodio era stato altamente diseducativo. Un confronto , dunque, che non c’è stato, così come le scuse pubbliche. Non pervenute. La speranza, al momento, malgrado non si possa tornare indietro, è che la vicenda arrivi alle orecchie del centrale dell’Inter, che potrebbe rimediare e regalare una piccola soddisfazione al bambino che si è visto soffiare di mano la maglia.