L’impegno di Fondazione Conad per le scuole porta don Ciotti (nella foto) a parlare di droga a 33mila studenti online, "fragilità e comportamenti a rischio" al centro dell’incontro "il più grande evento didattico d’Europa", collegati 298 istituti in tutto il Paese. Una lezione di vita tenuta dal fondatore di Libera che sa sempre trovare le parole giuste. Con lui, Leopoldo Grosso e Simona Baracco dell’università della Strada del Gruppo Abele. "Non esistono moventi universali per le pratiche d’uso, ci sono diversi significati e le storie delle persone devono essere trattate nella loro complessità - ha detto il sacerdote -. L’abuso tocca temi esistenziali centrali, dalla ricerca del piacere alla fuga da una vita percepita come frustrante, fino all’anestesia di un dolore". Centrale il tema del piacere, "una forza che può portare i giovani a ritrovare nella sostanza una dimensione di “rifugio della mente”, ma c’è anche la gestione di un vissuto che fa male, dove gli stupefacenti possono diventare un anestetico". Giocano "un ruolo importante fragilità e insicurezza, davanti alle quali la droga è una difesa. C’è infine l’uso in gruppo, comerito di appartenenza a una compagnia giudicata importantissima". Bar.Cal.
CronacaDon Ciotti parla di droga a 33mila ragazzi. L’evento online, 298 istituti collegati